Olbia -
Emmas, il festival musicale coordinato dalla regia dei
Cordas et Cannas, ha finalmente aperto i suoi battenti. Ieri sera, nella cornice del Museo archeologico di Olbia, si è svolta la
prima giornata del festival presentata dalla giornalista
Daniela Astara. Il festival, dedicato al tema del
femminicidio, si è aperto con l'omaggio a
Prospettiva donna (e in generale all'universo femminile) del regista olbiese
Fabrizio Derosas con il suo "
L'ufficio delle muse separate". Come sempre, il linguaggio di Derosas ha trasceso la semplice comunicazione ed è andato
oltre con un esperimento sul
suono.
Il suono del canto, magistralmente interpretato dal coro Lorenzo Perosi, il suono della musica, il suono delle parole, il suono della poesia. Tema centrale, le donne:
l'universo femminile violentato, trafitto, umiliato da uomini che non suono uomini. E poi il
ricordo dell'alluvione,
durante il quale la voce del regista-poeta olbiese si è incrinata dalla commozione. Allo spettacolo vi erano anche le
volontarie di Prospettiva donna con un
banchetto solidaristico nel quale vendevano i manufatti realizzati dalle donne ospitate della casa. Prospettiva donna accoglie e protegge 200 donne in tutto il territorio e ha bisogno del sostengno morale, e perchè no anche economico, di tutti. "
Dobbiamo ringraziare Emmas per aver dedicato questa edizione del festival ad un tema così forte come quello del femminicidio - ha detto
Patrizia Desole, presidente di Prospettiva Donna -
e dobbiamo ringraziare Fabrizio Derosas per la sua collaborazione". Dopo "L'ufficio delle muse separate", è andato in scena
"Valzer per un Amore" (reading musicale tratto da “Diatriba d’amore contro un uomo seduto” di Gabriel García Márquez) con Chiara Murru, Zaira ZIngone e Sabina Sanna. Per il
Madagascar, invece, ha suonato il
DuoTailema composto da Kilema Randrianantoandro e Gelle Marie Chantal.