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Olbia e i 15mln di euro: una città tutta da trasformare

Olbia e i 15mln di euro: una città tutta da trasformare
Olbia e i 15mln di euro: una città tutta da trasformare
Angela Galiberti

Pubblicato il 22 June 2015 alle 11:18

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Olbia, 22 Giugno 2015 - Cambiare il volto della città in pochi mesi, con progetti leggeri e idee mirate: così il Comune di Olbia è riuscito ad accaparrarsi un finanziamento diretto di 15 milioni di euro. Soldi agguantati grazie a una scheda ambiziosa preparata dagli uffici tecnici comunali e che vedono collaborare diversi asserati: lavori pubblici, turismo, ambiente.

Il Comune di Olbia, adesso, ha tre mesi di tempo per definire la scheda in questione. "Dobbiamo definire il contenuto di questa scheda, dato che al momento della presentazione non sapevamo gli importi dei lavori - ha detto Davide Bacciu, assessore ai Lavori Pubblici -. Intanto a giorni avremo la risposta definitiva per la riqualificazione del tratto che va dal Molo Bosazza al Ponte di Ferro. Per questo intervento ci sono ulteriori 9 milioni di euro. Poi, il nostro obiettivo è mettere tutto in rete, riqualificando l'intera Ansa Sud. Quindi percorsi ciclopedonali, valorizzazione delle isolette con punti per il birdwatching, sistemazione del Michelucci, ristrutturazione del palazzo di Poltu Quadu, risoluzione definitiva dei problemi relativi al Museo Archeologico, l'Università in centro".

La Olbia del futuro (si spera non troppo lontano) sarà molto diversa da quella attuale. Bisogna infatti immaginare una città messa in rete, dove la cultura e l'identità locale sono al centro di tutto. Una città dove è possibile godere dell'area SIC di Mogadiscio, passeggiando in tranquillità sulla peschiera e sulle isolette, dove le strutture sono leggere, a bassissimo impatto ambientale, ma soprattutto mirate.

"Non dobbiamo pensare a questa occasione solo dal punto di vista infrastrutturale - ha sottolineato Davide Bacciu -. Dobbiamo pensare anche a come verranno gestite, a come mettere in rete i vari siti di interesse. Se riusciamo ad essere bravi e a presentare anche un progetto di gestione, potremmo ottenere fondi dal PSE per l'occupazione. Pensiamo al completto dei siti di interesse storico e al Museo. Potremmo stimolare le cooperative di archeologi a mettersi insieme".

In altre città europee questo è pane quotidiano, per Olbia - invece - è una scoperta tutta nuova perché non si sta più pensando a costruire e basta, ma si sta cercando di capire quali opere potranno portare una ricaduta economica maggiore sul territorio, anche e soprattutto in termini occupazionali.

Ad esempio, l'ambizioso progetto di riqualificazione di via Redipuglia prevede la realizzazione di tre strutture leggere che andranno a bando. In quelle strutture si dovrà vendere e/o trasformare il prodotto locale per eccellenza: il mollusco. Non importa se sono cozze, arselle o cannollicchi: la cosa importante è che qualche azienda locale abbia la possibilità di valorizzare sè stessa e l'identità olbiese in un contesto architettonico e turistico importante.

L'altra idea ambiziosa è quella del Centro dell'Identità Olbiese nel piano terra del Municipio. La sua naturale connessione sarebbe quella con l'Ufficio Turisico, il quale lavorerebbe in un contesto decisamente diverso, forse più bello e stimolante. Accogliere i turisti nel cuore stesso dell'identità olbiese, con un primo percorso semi-museale, avrebbe sicuramente un altro impatto.