Olbia - Pianoforte e voce, niente effetti speciali, niente luci stroboscobiche. Solo "
Due come noi che amano la musica". Uno ama cantare, l'altro suonare: ecco come nasce uno degli spettacoli musicali più belli e coinvolgenti degli ultimi anni. Perchè la musica non ha bisogno di molti fronzoli quando sul palco ci sono due artisti di razza. G
ino Paoli e Danilo Rea, venerdì sera, hanno incantato, divertito ed emozionato il foltissimo pubblico del Teatro Mario Ceroli. Un evento, questo, fortemente voluto dal
Consorzio di Porto Rotondo che - ogni anno - cerca di portare nella frazione olbiese artisti di qualità. I due artisti non hanno deluso le aspettative. Il duo ha portato sul palco alcuni dei successi più famosi firmati da Gino Paoli, ma anche pezzi tradizionali della canzone napoletana, inglese e francese. Una scelta molto apprezzata dal pubblico, composto da persone provenienti da tutte le regioni d'Italia.
Gino incanta, seduce, commuove. Il cantautore genovese, così famoso per i suoi testi profondi, ha quasi l'atteggiamento della
rock star consumata. Una rock star che tiene, in un punto strategico,
sigarette e whisky e che, nei momenti più intensi delle sue interpretazioni,
chiude gli occhi e segna il tempo del pianoforte con le dita. Danilo ipnotizza con le movenze delle mani sul pianoforte, con la sua maestria nell'interpretare - col jazz - grandi classici della canzone italiana e non: da "Sapore di Sale" a "La Gatta". Indimenticabile, però, l'omaggio-medley a
Bruno Lauzi e Fabrizio De Andrè. Un tripudio di note e dita che finisce un applauso infinito. Gino e Danilo lasciano Porto Rotondo dopo un'ora e un quarto di concerto e una
standing ovation meritatissima.