Olbia -
Una fiaccolata per ricordare, una fiaccolata per dare luce allo sdegno. Domani, alle 18:30, da Piazza Regina Margherita partirà la Fiaccolata organizzata dalle associazione
Labint, Libere Energie, Comunità cristiana "Per le strade del mondo" in collaborazione con il
Comune di Olbia e il suo assessorato all'Integrazione. L'iniziativa è stata presentata questa mattina in sala giunta dagli organizzatori insieme al sindaco Gianni Giovannelli. "La fiaccolata fa parte di un percorso che abbiamo iniziato al Liceo Mossa - ha detto
Ivana Russu, assessore all'Integrazione - sabato scorso, nella sala conferenze del Liceo Scientifico, abbiamo proiettato il film Terraferma e dopo abbiamo dato vita ad un dibattito con il contributo di Alì Cissè. Lo abbiamo fatto al Mossa perchè è sede della scuola di alfabetizzazioni per stranieri. Ma da lì è partito tutto, è partita la rete e la rete ha dato vita alla fiaccolata". Alla conferenza vi erano anche Omar Sarr e Alì Cissè, entrambi esponenti di spicco della comunità senegalese e perfetto esempio di integrazione. "La crisi c'è quando chi ha di più non vuole dar niente a chi ha di meno - ha detto
Omar Sarr - questa deve essere per noi una lezione di vita. Dobbiamo imparare a creare la cultura dell'accoglienza". L'integrazione non è ovviamente facile, ma creando delle basi si possono evitare molti problemi, specie quando si tratta di persone che non cercano altro di salvare la propria vita. "Non siamo di fronte a semplici immigrati - ha detto
Alì Cissè - sono persone che scappano dalla guerra,
sono profughi. In Senegal ti insegnano che l'Italia è la culla dell'umanità. Il diritto romano è insegnato ovunque.
A Lampedusa sono arrivati 18mila profughi in questi anni e l'Italia ha 9000 comuni. Se ogni comune ne avesse preso due, queste persone nemmeno si noterebbero". Il problema dell'accoglienza di questi profughi è un problema serio, anche normativo. Queste son persone che, spesso, passano prima dai consolati per chiedere un visto di ingresso e che usano i barconi come ultima carta. Una volta sui barconi, possono perdere la vita durante la traversata.
E se arrivano vivi, vengono stipati nei CIE - che non sono prigioni, ma ci assomigliano tanto. "Bisogna fare delle scelte di solidarietà, di accoglienza - ha detto Tonino Cau, anch'egli alla conferenza - l'umanità va avanti con queste cose. Con la fiaccolata vogliamo esprimere solidarietà a Lampedusa e al suo sindaco".
La cittadinanza è invitata a partecipare. L'appuntamento è alle 18:30, sabato 19 Ottobre, in piazza Regina Margherita. Portare una candela o un lumicino.