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Olbia, discariche abusive: il Comune vuole studiare il fenomeno per due anni

Olbia, discariche abusive: il Comune vuole studiare il fenomeno per due anni
Olbia, discariche abusive: il Comune vuole studiare il fenomeno per due anni
Angela Galiberti

Pubblicato il 02 October 2019 alle 16:59

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Olbia, 02 ottobre 2019 - Il pericolo ambientale originato dalle numerose discariche abusive disseminate nel Comune di Olbia continua a tenere banco: nei prossimi giorni - la data deve ancora essere fissata - si svolgerà un Consiglio Comunale ad hoc proprio su questo tema.

Fanno riflettere, invece, le dichiarazioni riportate oggi dalla Nuova Sardegna - in un articolo firmato dalla giornalista Serena Lullia - del presidente del Consiglio Comunale Giampiero Mura.

"L'appalto della nettezza urbana non contempla la bonifica delle discariche" dice Mura, secondo quanto riportato oggi dalla Nuova.

Se torniamo indietro nel tempo e facciamo una ricerca su questo famoso appalto - che non si trova più in chiaro sul sito del Comune (gli appalti e i bandi di gara si fermano al 2014) - si scopre che questo argomento viene toccato già 6 anni fa.

Il 12 gennaio 2013, la Nuova Sardegna pubblica un articolo intitolato "De Vizia, il maxi appalto vale 130 milioni" nel quale si descrive per sommi capi le caratteristiche del bando.

In coda al pezzo viene elencato tra i punti dell'accordo - insieme alla raccolta differenziata - un "nuovo servizio di controllo delle discariche abusive".

Il fenomeno, dunque, già esisteva ed era anche noto alla macchina comunale.

A più riprese, nel corso degli anni, si è parlato di questa problematica: uno degli ultimi interventi è recente e risale a qualche mese fa.

Il 31 maggio scorso, il consigliere comunale M5S Roberto Ferinaio - durante una diretta Facebook - ha sollevato il caso proprio di fronte a una delle tante discariche "spontanee" della città.

"Non c'è un monitoraggio delle discariche abusive - dice il consigliere Ferinaio nel video -, non c'è un controllo, non c'è una mappatura".

Nel post a corredo del video, invece, si dice:

"Perché la De Vizia non li ritira automaticamente? Perché questo tipo di servizio è considerato extra, infatti nel contratto tra De Vizia e il Comune è previsto il ritiro di rifiuti abbandonati e/o bonifica delle discariche abusive previa segnalazione dei vigili urbani.

Non solo: nel Comune di Olbia, cioè nella sua struttura amministrativa-operativa, esiste un Ufficio Vigilanza Ambientale che segue le pratiche e gli interventi riguardanti:

  • l’inquinamento del suolo e del sottosuolo;
  • l’abbandono dei rifiuti, anche su segnalazione dei cittadini, e dell'avvio delle procedure di ripristinoambientale dello stato dei luoghi, ai sensi del D. Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., parte quarta.

Dunque, la struttura per raccogliere i dati e fare le dovute segnalazioni esiste, ma esiste anche un articolo specifico nel Regolamento comunale di Igiene Urbana Ambientale che si può trovare in Amministrazione Trasparente, precisamente nella sezione Informazioni Ambientali.

L'articolo è il numero 41 ed è chiamato "Abbandono dei rifiuti e rimozione dei rifiuti abbandonati" e spiega chi e come deve intervenire di fronte a una discarica abusiva.

Al comma 2, tale articolo dice che:

"L’Amministrazione, e/o il Gestore del servizio e/o ditte specializzate all’uopo incaricate, interviene ai sensi eper gli effetti di cui all’art. 192 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti diqualunque natura, abbandonati su aree pubbliche e/o su aree private comunque soggette ad uso pubbliconell’ambito del perimetro comunale, fatti salvi gli ulteriori obblighi di diversa natura stabiliti dal presenteRegolamento e/o da disposizioni di legge".

La giurisprudenza, su questo tema, è piuttosto chiara: la bonifica deve essere attivata dal proprietario dell'area. Se parliamo di aree comunali (standard, strade) spetta al Comune.

L'altra dichiarazione "shock" di Mura è relativa a un altro aspetto, quello statistico.

"Abbiamo due anni di tempo per studiare il fenomeno e inserire delle migliorie nel nuovo bando" dice Mura, secondo quanto riportato dalla Nuova Sardegna.

Ricapitoliamo: la raccolta differenziata, a Olbia, è stata attivata tra il 2014 e il 2015. Sono, dunque, 5 anni pieni che la macchina comunale - dalla De Vizia agli Uffici competenti - lavora su questo tema.

L'attuale sindaco, Settimo Nizzi, è stato eletto nel 2016: sono tre anni pieni che questa amministrazione è in carica.

Il fenomeno delle discariche abusive è oltremodo conosciuto dalla struttura e dal gestore della raccolta Rsu: c'è un ufficio apposito con dei dipendenti comunali che si occupano solo di questo.

Ci permettiamo, dunque, di porre qualche domanda:

  • Com'è possibile che si arrivi a dire, oggi, che bisogna studiare il fenomeno nei prossimi due anni quando tale fenomeno è conosciuto sin dai suoi albori?
  • Se il fenomeno non è conosciuto, perché aspettare tre anni per attivarsi?
  • Se il fenomeno non è conosciuto, come mai esiste uno specifico ufficio che si occupa proprio di discariche abusive? Com'è possibile che questo ufficio non abbia dati, anche sommari, su questa problematica?
  • Se il fenomeno non è conosciuto, perché l'amministrazione Nizzi - nel dicembre 2016 - ha dato il via una mega campagna anti lanciatori di sacchetti con l'utilizzo delle telecamere?

Detto questo, quanto ci costa la gestione dei rifiuti solidi urbani? Ci costa tanto.

Il canone annuo dovuto alla De Vizia per il suo lavoro è passato da€ 10.864.090,00 del 2013 ai€ 13.957.000,00 del 2019.

  • Quanto di questa cifra è dovuto alla eventuale pulizia delle discariche abusive "su richiesta"?