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Cronaca

Olbia, disagio abitativo: 300 persone aspettano una casa popolare

Olbia, disagio abitativo: 300 persone aspettano una casa popolare
Olbia, disagio abitativo: 300 persone aspettano una casa popolare
Angela Galiberti

Pubblicato il 06 November 2017 alle 19:17

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Olbia, 06 novembre 2017 - Un'emergenza silenziosa: così potremmo definire quella che vive la Città di Olbia. Dietro una città che cerca di risollevarsi dalla crisi economica, puntando su alcuni settori importanti come il turismo, vi sono le ombre lunghe del disagio sociale.

Tra le tante problematiche che avrebbero bisogno di vere e proprie "terapie d'urto" - che un Comune, da solo, difficilmente riesce a fornire - vi è quella del disagio abitativo. Un disagio multisfaccettato - come aveva scoperto un'indagine della ormai ex Provincia di Olbia-Tempio - che colpisce diverse tipologie di persone e che riceve poche risposte dalle istituzioni.

L'ultima graduatoria per le case popolari Area risale ormai a sedici anni fa (2001): la lista è ancora in vigore e in attesa vi sono circa 200/300 persone. Una vera infinità per l'Assessorato alle Politiche Sociali, guidato da Simonetta Lai, che deve far fronte a continue nuove emergenze sociali ed economiche: sono centinaia le famiglie che, per una ragione o per l'altra, usufruiscono dei servizi e dell'assistenza del Comune.

Per quel che riguarda il disagio abitativo, se in attesa ci sono tra le 200 e le 300 persone, è anche vero che da una parte le case minime sono state tutte assegnate (tranne una, che serve per i casi particolarmente urgenti), dall'altra non sono stati più fatti bandi né costruiti nuovi alloggi popolari da parte di Area. Nel frattempo, il disagio abitativo cresce.