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Olbia, ecco il Puc by Nizzi: via le sopraelevate, più alberghi e più portualità

Olbia, ecco il Puc by Nizzi: via le sopraelevate, più alberghi e più portualità
Olbia, ecco il Puc by Nizzi: via le sopraelevate, più alberghi e più portualità
Angela Galiberti

Pubblicato il 06 September 2018 alle 14:39

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Olbia, 06 settembre 2018 - Che fine ha fatto il Piano Urbanistico Comunale (Puc) predisposto dalla passata amministrazione guidata dall'ex sindaco Gianni Giovannelli? Ebbene, quel Puc - depositato il 17 marzo 2016 presso Sindaco, Presidente del Consiglio e Commissione Urbanistica - sta per prendere una nuova forma.

Lo sancisce la delibera di giunta numero 328 del 30 agosto 2018 intitolata "Direttive per la redazione del Piano Urbanistico Comunale in adeguamento al PPR e al PAI".

A giudicare da quanto si legge nella delibera, ciò che ha in mente la giunta Nizzi sembrerebbe un vero e proprio aggiornamento corposo con delle nuove direttive da seguire, aspetti da approfondire e nuovi progetti da stilare riferendosi alle nuove idee dell'Amministrazione Nizzi (come, ad esempio, l'abbattimento delle sopraelevate).

Come si legge nella delibera, il Puc predisposto nei recenti anni passati dall'Assessorato all'Urbanistica (guidato all'epoca da Carlo Careddu, oggi assessore regionale ai Trasporti) ha al suo interno dei cosiddetti "Progetti Norma" e "Progetti Integrati/Progetti di Sviluppo Urbano" che servono a evitare il "rimando a futuri piani attuativi". Questi piani danno delle direttive che i futuri piani particolareggiati sono tenuti a seguire.

Il Puc "Giovannelli/Careddu" ha al suo interno piani per le seguenti zone:

  • la fascia costiera del golfo interno della città di Olbia;
  • l’area di competenza delle Ferrovie dello Stato;
  • le aree ricomprese fra il tracciato della ferrovia e l’edificato urbano;
  • le aree non ancora urbanizzate intercluse all’edificato urbano;
  • l’area dell’ex artiglieria;
  • le fasce a prevalente sviluppo lineare prospicienti ai corsi d’acqua Rio Gadduresu, Rio Seligheddu, Rio San Nicola e Canale Zozò;
  • frazioni e sub frazioni;
  • aree parzialmente compromesse di rilevante interesse naturalistico e paesaggistico;
  • l’ambito del "Lido del Sole" e del delta del "Fiume Padrongiano";
  • l’ambito dello "Stagno delle Tartanelle";
  • borghi rurali.

"Questa amministrazione, pur condividendo l’impianto generale del progetto dipiano, ritiene di dover impartire ulteriori direttive per la redazione dello stesso PUC in adeguamentoal PPR e al PAI, con riferimento ai seguenti elementi specifici", si legge nella delibera.

Gli elementi specifici elencati sono 8:

  • razionalizzazione dell’edificato delle zone E (agricole), con specifico riferimento alle zone E4;
  • potenziamento della viabilità primaria e secondaria in ambito urbano con la formulazione di una proposta progettuale che preveda la demolizione dei viadotti a mare e realizzazione ditunnel di collegamento alternativo;
  • maggiore dettaglio della parte normativa relativa all’attuazione dei progetti norma;
  • ulteriore contenimento delle aree di espansione dei centri urbani;
  • adeguamento del PUC in conformità alle disposizioni del Piano di Utilizzo dei Litorali (recentemente modificato dalla giunta Nizzi);
  • adeguamento del PUC rispetto alle opere di mitigazione del rischio idraulico (è da capire quali: Piano Mancini o Piano Venturini? Si capirà a procedura di Valutazione Impatto Ambientale terminata);
  • potenziamento del comparto turistico alberghiero;
  • potenziamento della portualità esistente e previsione di nuova portualità.

Oltre a queste linee guida, la giunta Nizzi ha l'obiettivo di predisporre dei Progetti Norma, Progetti Integrati e dei Progetti di Sviluppo Integrati riferendosi "alle fasce a prevalente sviluppo lineare prospicienti ai corsi d’acqua oltre alRio Gadduresu, Rio Seligheddu, Rio San Nicola e Canale Zozò, anche al Rio Pasana, Rio Tannaule eRio Paule Longa".

"Gli stessi progetti dovranno essere sviluppati tenendo conto delle progettualitàgià sviluppate da parte dei diversi settori tecnici dell’amministrazione comunale - continua la delibera -. Il nuovo Piano Urbanistico Comunale dovrà perseguire l'integrazione dei propriobiettivi e contenuti specifici con quelli degli altri piani settoriali di valenza comunale, già approvati oin avanzata fase di predisposizione, quali il Piano di Azione delle Energie Sostenibili, il Piano Urbanodella Mobilità e il Piano di Utilizzo dei Litorali".

In queste linee guida non c'è niente di esplicito, ma è evidente che il sindaco Nizzi sogna in grande. Basti ricordare le dichiarazioni rese a La Nuova Sardegna sull'abbattimento delle sopraelevate (inserito giustappunto nelle nuove direttive e già presenti nel Puc del 2004 bocciato a suo tempo dalla Regione) o l'idea progettuale Urban Planning (arenatasi mesi fa) firmata dall'architetto di Berlusconi, il dott. Gianni Gamondi, che vedeva inizialmente la Cina come partner privilegiato e che consisteva in una radicale riqualificazione urbana di una grossa fetta di tessuto cittadino (e non solo).