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Olbia. Via Acquedotto, dehors vietati: attività a rischio chiusura

Olbia. Via Acquedotto, dehors vietati: attività a rischio chiusura
Olbia. Via Acquedotto, dehors vietati: attività a rischio chiusura
Angela Galiberti

Pubblicato il 12 March 2018 alle 11:29

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Olbia, 12 marzo 2018 - Amati e odiati allo stesso tempo, con un regolamento cambiato nel giro di pochi mesi a causa dell'esito delle passate elezioni comunali, i dehors tornano prepotentemente al centro delle cronache olbiesi.

Avanguardia dell'accoglienza in tutte le principali città turistiche del mondo, i dehors a Olbia sono più che altro motivo di polemiche. L'ultima è stata innescata dal sindaco Settimo Nizzi che, tramite una scarna nota stampa, ha chiesto agli esercenti di mettersi in regola velocemente: pena una bella multa.

Mentre dunque gli esercenti si ritrovano a dover ottemperare al regolamento votato dalla maggioranza (profondamente diverso da quello ideato sotto la giunta Giovannelli Bis), i dehors tornano all'interno del Consiglio Comunale grazie a un'interrogazione della Coalizione Civica intitolata "Modifica Regolamento Piano dei Dehors".

Qualche giorno fa, i consiglieri comunali della Coalizione Civica (Amedeo Bacciu, Ivana Russu, Antonio Loriga, Rino Piccinnu, Patrizia Desole, Massimo Satta) hanno compiuto un vero e proprio sopralluogo in via Acquedotto e hanno parlato con tutti gli esercenti: lo scopo della passeggiata era capire le problematiche di questa particolare strada che, negli anni, ha subito una crisi spaventosa sia a causa dei lavori per la "riqualificazione" di Piazza Mercato, sia per la crisi economica, sia - infine - per l'ultima trovata dell'amministrazione: quella relativa alle palle in ghisa che delimitano il passaggio pedonale e al conseguente divieto (peraltro già in vigore a causa del Regolamento dehors) di apporre all'esterno tavolini ed espositori.

Strano ma vero, via Acquedotto - stando al Regolamento Dehors approvato dalla giunta Nizzi - è una strada generica: in questo contesto urbanistico, nonostante si stia parlando in una strada da sempre ricchissima di attività di ristorazione, è vietato qualsiasi tavolino all'esterno.

Poiché il regolamento dice questo, il Comune ha fatto recentemente rispettare le disposizioni in vigore: gli effetti di questa decisione, secondo quanto si legge nell'Interrogazione, sarebbero stati nefasti. "La prosecuzione commerciale di alcune delle attività è in forte dubbio, soprattutto quelle strettamente legate alla presenza dei tavolini ed espositori quali bar, ristoranti ecc" si legge nel documento, che continua: "oggi le attività registrano già una perdita di fatturato".

Poiché la situazione sta diventano grave, la Coalizione Civica chiede una modifica sostanziale del Regolamento, affinché anche via Acquedotto possa usufruire della possibilità di avere dei dehors e dei tavolini all'esterno. Richiesta tutto sommato ragionevole se si pensa che molte delle attività della strada rappresentano il baluardo dell'accoglienza turistica di quella porzione di centro storico che, tra degrado e auto parcheggiate in Piazza Mercato, non brilla per servizi e decoro.

Del resto, Piazza Mercato (insieme a tutto il Centro storico) non doveva essere il cuore dell'accoglienza turistica cittadina tanto declamata sia dal sindaco Nizzi che dal suo fido assessore Balata in campagna elettorale?