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Cronaca

Olbia, crisi in maggioranza. Il CDS si smarca, via all'appoggio esterno

Olbia, crisi in maggioranza. Il CDS si smarca, via all'appoggio esterno
Olbia, crisi in maggioranza. Il CDS si smarca, via all'appoggio esterno
Angela Galiberti

Pubblicato il 15 May 2014 alle 10:21

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Olbia, 15 Maggio 2014 - Altro che mere questioni di poltrona: dietro la decisione del Centro Democratico Sardegna di autosospendersi dalla maggioranza vi è un problema più importante, vale a dire l'incapacità operativa del governo della Città. Almeno, questa è la versione di Gianni Urtis e Mirko Varchetta, Centro Democratico Sardegna, che ieri pomeriggio hanno deciso di raccontare la loro verità alla stampa locale. "Nel mese di Ottobre abbiamo presentato al Sindaco Giovannelli un documento ufficiale pieno di proposte per far ripartire la Città - ha detto Gianni Urtis -, ma questo documento è stato letto e messo da parte. Niente di quello che era scritto è stato preso in considerazione. La nostra richiesta di un posto in giunta è solo l'ultimo tassello di un discorso più lungo". Sostanzialmente il Centro Democratico Sardegna ha chiesto alla maggioranza una sorta di percorso di fine legislatura per fare ripartire la città. Le proposte avanzate dal CDS sono state tantissime: la revisione della struttura del Bilancio, la programmazione annuale degli interventi e la revisione dei progetti in itinere, l'imposta di soggiorno, l'alleggerimento del carico fiscale con un fondo ad hoc, politiche abitative più incisive, il ricorso all'edilizia facilitata, portualità pubblica con azionariato diffuso, l'avvio del Puc, la definizione del Pul, la revisione del Piano regolatore del Porto, il rilancio dell'economia con il microcredito, la modifica della politica assistenzialistica con aiuti diversificati, l'attuazione del Piano di Sviluppo Regionale col Distretto della Nautica e la CIttadella dell'Artigianato, più attenzione alle vertenze del territorio come Meridiana e i mitilicoltori, il coinvolgimento delle associazion di categoria. "Questa per noi è politica, ma nessuno si è interessato delle nostre proposte - ha continuato Urtis -. La verità è che abbiamo visioni diverse su come mandare avanti la Città. La nostra non è una decisione dovuta all'assenza di una poltrona. Ci è stato persino detto che ci sono frange della maggioranza che non ci vogliono in Giunta. La nostra maggioranza non merita la nostra attenzione". Con questa decisione, Gianni Urtis e Mirko Varchetta si mettono "all'esterno" della maggioranza, garantendo l'appoggio esterno - ma solo sui provvedimenti che loro giudicheranno utili alla Città di Olbia. Essendosi auto-sospesi dalla maggioranza, non parteciperanno più alle commissioni (pur non dimettendosi) e hanno restituito le deleghe nelle mani del sindaco Giovannelli. "Il discorso della poltrona è utilizzato solo per screditare le nostre proposte - ha sottolineato Mirko Varchetta -. Queste idee servono per rilanciare una città che era già in crisi profonda. L'alluvione ha solo aggravato la situazione. Qualcuno ci ha richiamato al senso di responsabilità. Ma proprio perché la Città ne ha bisogno, siamo qui per richiamare tutte le persone che possono influire a questo senso di responsabilità. Su Meridiana, ad esempio, siamo in forte ritardo. Qua non si sta facendo politica, non ci sentiamo parte di questo progetto". Secondo Urtis e Varchetta, nonostante i proclami del "dopo l'alluvione tutto è cambiato", la maggioranza sta continuando a seguire la stessa medesima strada di sempre. Ad esempio, secondo il CDS, si parla sempre troppo di Urbanistica senza mai entrare a fondo nei problemi della Città e degli olbiesi. "Troppe cose sono state disattese - ha rincarato Urtis -. Le dimissioni di Cachia rappresentano la punta più alta raggiunta da questa amministrazione. Capiamo il suo stato d'animo, Cachia è una persona seria. Nonostante questo scossone, la maggioranza si è accasciata. Se noi usciamo dalla maggioranza, il Sindaco sarà in balia del più piccolo gruppo".