Wednesday, 24 April 2024

Informazione dal 1999

Cronaca

Olbia, cozze rubate dagli stabulari. Attenzione alle rivendite non autorizzate

Olbia, cozze rubate dagli stabulari. Attenzione alle rivendite non autorizzate
Olbia, cozze rubate dagli stabulari. Attenzione alle rivendite non autorizzate
Angela Galiberti

Pubblicato il 26 July 2013 alle 15:36

condividi articolo:

Olbia – Sarà la crisi o, forse, l'estrema facilità con la quale si possono rubare. Fatto sta che, ad Olbia, qualcuno si sta preoccupando di rubare le Cozze di Olbia dai loro stabulari. A lanciare l'allarme sono le aziende olbiesi che si occupano di mitilicoltura di concerto con l'Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Olbia, guidato da Marco Vargiu. “All’Assessorato al Turismo ed Attività Produttive – si legge in una nota stampa diramata dall'Assessorato alle Attività Produttive – sono pervenute, da aziende di mitilicoltura, varie segnalazioni di sottrazioni di diversi quintali di cozze, compiute nottetempo, dai loro stabilimenti a mare”. Il che, oltre ad essere un reato, rappresenta anche un danno economico importante per tutte le aziende olbiesi che si dedicano alla coltivazione del frutto di mare più amato della Città. Inoltre, un furto di questo tipo che va a foraggiare il mercato clandestino, pone dei problemi di tipo sanitario che non possono essere trascurati. “Faccio un appello a tutti i consumatori di questo squisito prodotto – scrive Marco Vargiu – acquistate le cozze solo da venditori professionali, da pescherie o direttamente dai produttori certificati. Le cozze che acquistate devono essere stabulate, controllate dalle autorità sanitarie e recare il bollino del produttore. Non acquistate i mitili da taluni venditori che improvvisano bancarelle per strada o che passano casa per casa. E non credete alle fandonie che vi raccontano, come ad esempio la frottola delle “cozze di scoglio”. Le cozze proposte da questi signori con ogni probabilità non sono un prodotto stabulato e soprattutto controllato dalle autorità sanitarie e presentano modalità di conservazione totalmente fuori legge”. La filiera delle cozze, ad Olbia, segue un rigidissimo protocollo sanitario controllato dagli specialisti della Asl numero 2 di Olbia. Le cozze allevate negli stabulari olbiesi, prima di finire sul mercato, vengono accuratamente analizzate dall'Azienda sanitaria che ne certifica la salubrità. Il percorso delle cozze dal mare alle tavole è talmente meccanizzato che si può tranquillamente dire che la cozza di Olbia è uno degli alimenti più sicuri in commercio. Tutto quello che esce da questa filiera di controllo è da considerarsi illegale e potenzialmente malsano. Per questo l'appello di Marco Vargiu è importantissimo. “La Cozza di Olbia è una nostra produzione tipica, da valorizzare e proteggere. Tanti sono i soggetti che fanno parte della filiera produttiva, dal produttore fino alle autorità che operano i necessari controlli sanitari. Questo sistema di produzione e controllo fa sì che sulle nostre tavole arrivi un prodotto sano, genuino e soprattutto dal sapore ineguagliabile – sottolinea Marco Vargiu - Acquistate le cozze solo in pescheria o direttamente dal produttore che dimostra di averle sottoposte a stabulazione e controllo sanitario, e per favore segnalate all'assessorato al commercio o alla polizia municipale ogni possibile frode”.