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Cronaca

Olbia, Corso Umberto non finisce in Piazza Regina Margherita

Olbia, Corso Umberto non finisce in Piazza Regina Margherita
Olbia, Corso Umberto non finisce in Piazza Regina Margherita
Angela Galiberti

Pubblicato il 10 August 2013 alle 19:38

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Olbia - Corso Umberto non finisce in Piazza Regina Margherita. Può sembrare un'ovvietà per un olbiese doc, ma quando il sole tramonta - e il centro si veste a festa - non lo è affatto. Una volta che arrivano le bancarelle e parte la musica, la parte "bassa" di Corso Umberto smette di vivere. E' come se, all'incrocio di via Porto Romano, ci sia una sorta di barriera che impedisce alle persone di andare oltre. Prima dell'estate, si era parlato di un coinvolgimento di tutto il centro storico nelle attività "estive", ma alla fine - come sempre - non si è fatto nulla. "Restate in centro" si ferma - come al solito - in Piazza Regina Margherita. Non una sola bancarella va oltre e così Corso Umberto "basso" rimane alla mercè di solitudine, buio e auto. Probabilmente, niente cambierà finchè la stazione non verrà spostata, ma intanto rimane questa sorta di centro storico "monco" che più di quel tanto non fa e non va. Corso Umberto "basso", però, vive disagi anche di giorno. Da quando i lavori per la riqualificazione di manto stradale e marciapiedi sono finiti, è diventato un problema capire dove sono i guasti. Se n'è resa conto l'Enel che, da giovedì, ha aperto un piccolo cantiere vicino all'erboristeria. In principio, gli operai hanno fatto una scansione e hanno provato ad aprire nel lato opposto. Ma, a causa dei lavori fatti, i loro macchinari si sono sbagliati: il guarto era dall'altra parte. E così, l'Enel ha dovuto chiudere tutto e ri-scavare in cerca del guasto. Il primo giorno è stato veramente complicato per tutti: operai, commercianti, pedoni, auto. Il cantiere si trova in un punto delicato dove il passaggio di auto e persone è continuo. Alcuni cittadini si sono lamentati dei disagi (polvere, mancanza di protezioni, rumori), altri hanno accettato il cantiere con serena pacatezza. In fondo, è solo l'ultimo dei disguidi di un centro storico che finisce in Piazza Regina Margherita.