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Cronaca

Olbia, cooperazione in Gallura: dinamiche vivaci

Olbia, cooperazione in Gallura: dinamiche vivaci
Olbia, cooperazione in Gallura: dinamiche vivaci
Olbia.it

Pubblicato il 23 January 2014 alle 18:00

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Olbia, 23 Gennaio 2014 - La promozione di nuova imprenditorialità cooperativa, sebbene in frenata rispetto ai livelli pre-crisi, riflette una dinamica sempre vivace nei settori ad alta intensità lavorativa e nella cooperazione sociale. Di fatto, la crisi non sembra aver modificato la struttura dei nostri modelli di specializzazione. Anzi, ne ha confermato le caratteristiche di anticiclicità positiva. Nei giorni scorsi, approfittando di alcuni incontri della dirigenza AGCI per affrontare le problematiche relative alle emergente della recente, drammatica, alluvione del 18 novembre, il presidente Michele Fiori, il direttore Filippo Sanna e i dirigenti Noli, Ricci e Ponsanu, hanno analizzato la situazione del movimento cooperativo Sardo e Gallurese, mettendo in luce i primi dati di un anno difficile ma carico di segnali di speranza. Sono 5.471 le imprese costituite tra il 2008 e il 2012 che risultano aderenti all’Alleanza delle Cooperative Italiane (a Settembre 2013). Di queste, il 35,1% sono cooperative sociali e socio sanitarie. Nel nostro territorio, vuoi per gli effetti della spending review, vuoi per lo stallo imposto dai paletti del patto di stabilità, le pubbliche amministrazioni hanno – finalmente – rivolto la giusta attenzione al fenomeno delle cooperative sociali di tipo B, quelle rivolte all'inserimento dei cd. soci svantaggiati. Si tratta, in prevalenza, di cooperative di produzione lavoro e servizi alle quali l'Art.5 della legge 381/91 (in Sardegna recepita con L.R. 16/97) consente l'affidamento diretto di servizi, purchè di importi sottosoglia comunitaria. A garanzia di una corretta applicazione delle agevolazioni previste come organizzazione, oltre ad una accurata verifica dei requisiti oggettivi, ci avvaliamo delle indicazioni fornite dall'AVCP con Det.n.3 del 1.08.2012 collaborando con le PP. AA. Della decina di nuove costituzioni cui abbiamo contribuito con la nostra assistenza nel 2013, la maggioranza dei nuovi soggetti imprenditoriali è ricompreso in questa categoria. I neo imprenditori sociali hanno iniziato a lavorare ad Olbia, La Maddalena, Palau, Golfo Aranci, Budoni, Luras generando decine di nuovi posti di lavoro. A loro abbiamo dedicato il nostro convegno provinciale dal titolo “Cooperazione in fermento”, a fine settembre. Oggi continuiamo a sostenere questo e altri fenomeni che fanno ben sperare per una pur piccola ripresa, economica e sociale. Il resto del movimento cooperativo, quello costituito da realtà consolidate, soffre delle problematiche comuni alle altre forme di impresa: credit crunch, sottocapitalizzazione, taglio delle risorse. Per far fronte alla crisi infatti, tra il 2011 e il 2010 l’aumento della patrimonializzazione aggregata non è andato oltre il +2,1%. Infine, tra il 2012 e il 2011 la crescita della patrimonializzazione, di fatto, si è annullata (+/-0%). A livello nazionale abbiamo sottolineato piu' volte la necessità di superare il metodo dei tagli lineari che ha effetti perversi e spesso iniqui sull'intero sistema. Secondo noi dell’Alleanza non si deve “tagliare” la spesa ma ristrutturarla, eliminando compiti superflui, lasciandone altri al mercato o meglio, in molti casi, alla sussidiarietà. In questo quadro, come già abbiamo fatto con il microcredito, intendiamo sostenere il movimento dei cooperatori nell'utilizzo degli strumenti messi a disposizione ad hoc dalla Regione Sarda (POR FSE 2007/2013 - Avviso di chiamata per progetti integrati di politiche attive del lavoro finalizzate all'inserimento e al reinserimento lavorativo di disoccupati e inoccupati in cooperative di nuova costituzione) e, prossimamente, con la partecipazione alle opportunità della programmazione comunitaria 2014-2020. (cs)