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Cronaca

Olbia, continuità "zoppa": aerei con meno posti e voli cancellati, ecco la denuncia del comandante

Olbia, continuità
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Olbia.it

Pubblicato il 26 November 2018 alle 19:58

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Olbia, 26 novembre 2018 - Aerei con meno posti durante l'inverno e voli pomeridiani che verrebbero cancellati inspiegabilmente: la "denuncia" contro Air Italy, questa volta, arriva dall'interno della compagnia e da una voce autorevole, quella del comandante Gigi Carbini, che è anche impegnato in politica con i Fratelli d'Italia.

In un lungo post sul suo profilo Facebook, Carbini descrive senza mezzi termini la situazione: "Non dovrei essere io a denunciare questo ma, considerato che nessun altro fino adesso lo ha fatto, non mi sottraggo e denuncio quanto da mesi sta accadendo nel silenzio più totale dei media, dei politici e dell'azienda.Mi chiedo il perché ancora una volta i passeggeri Galluresi debbano essere vessati e abbandonati al loro destino di viaggiatori di serie B da una compagnia aerea che tutto ha cambiato, dai contratti, agli aerei, al logo ma non ha cambiato il suomodus-operandi", scrive il comandante come premessa.

Poi arriva la stangata: "Sulle tratte da e per Milano Linate e Roma Fiumicino vengono posizionati aeromobili con capacità ridotte, 148 posti sui 189 disponibili degli altri aeroplani che viaggiano sulle tratte da e per Milano Malpensa da altre città italiane, questi quasi sempre mezzi vuoti, al contrario di quelli da e per la Sardegna che abitualmente sono pieni, lasciando puntualmente passeggeri a terra o comunque non dando loro la possibilità neanche di prenotare in quanto appunto limitati a 148. A questa beffa si aggiunga che i voli intermedi (quelli del pomeriggio), vengono sistematicamente cancellati per motivi ancora sconosciuti", scrive Carbini.

L'esponente di Fratelli d'Italia aggiunge: "Mi chiedo se questo è il modo di prepararsi alla NUOVA CONTINUITÀ TERRITORIALE; siamo certi che la stessa azienda voglia parteciparvi per vincere o semplicemente voglia ancora una volta prenderci tutti per il c***?È vero esiste un'etica alla quale doversi attenere, esiste però ancora prima una forma di rispetto che non necessariamente debba ritrovarsi scritta nei manuali aziendali ma andrebbe comunque riconosciuta ai suoi utenti come atto dovuto".