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Cronaca

Olbia, consegnati 26 defibrillatori ai sindaci galluresi

Olbia, consegnati 26 defibrillatori ai sindaci galluresi
Olbia, consegnati 26 defibrillatori ai sindaci galluresi
Olbia.it

Pubblicato il 18 September 2014 alle 16:12

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Olbia, 18 Settembre 2014 – Sono 26 i defibrillatori automatici consegnati dalla Asl di Olbia ai sindaci della Gallura. “Una risposta dell’Azienda alle esigenze del territorio, speriamo vengano utilizzati il meno possibile, ma in caso di necessità bisogna farsi trovare pronti” ha detto il direttore generale della Asl di Olbia, Giovanni Antonio Fadda. Durante la riunione convocata dal comitato del Distretto sanitario di Olbia e Tempio Pausania, la Asl ha consegna ai sindaci della Gallura 26 defibrillatori semiautomatici. “Siamo certi che la diffusione capillare dei defibrillatori semiautomatici (DAE) su tutto il territorio, anche ai “laici”, offra la possibilità di aumentare le percentuali di sopravvivenza delle persone colpite da arresto cardiaco”, ha detto il manager. La Asl di Olbia, con la collaborazione dell’assessorato regionale alla Sanità (che ha finanziato l’acquisto di una parte dei defibrillatori, consegnati prima dell’estate alle Guardie Mediche e Turistiche della Gallura), da anni ha avviato un percorso volto alla distribuzione di Dae in particolare punti strategici dei centri abitati, nell’intento di consentire, in presenza di un arresto cardiaco, un immediato intervento da parte di persone, anche “laiche”, ma formate sulle manovre di rianimazione e sull'utilizzo di un defibrillatore. I Dae che oggi sono stati consegnati ai sindaci potranno esser posizionati anche nei pressi delle attività sportive, andando così ad aumentare i livelli di sicurezza in ciascun Comune. La tempestività davanti ad un arresto cardiaco è l’unica medicina salvavita: il progetto avviato da anni dalla Asl prevede oltre alla formazione del personale attraverso i corsi Bls-D (basic life support and defibrillation) anche la diffusione dei defibrillatori: “in seguito alla consegna delle apparecchiature organizzeremo anche i corsi di formazione affinché all’interno delle amministrazioni ci siano delle figure formate all’utilizzo del Dae”, ha aggiunto Fadda. L’obiettivo principale che si pone l’Azienda sanitaria con la diffusione capillare dei defibrillatori è quello di intervenire, in caso di arresto cardiaco, in tempi rapidissimi, nell’intento di prevenire danni cerebrali attraverso manovre di rianimazione cardiopolmonare creando i presupposti per il ripristino di un ritmo cardiaco valido e, quindi, il recupero del soggetto: in caso di arresto cardiaco le probabilità di sopravvivenza diminuiscono del 10% ogni minuto; dopo dieci minuti dall’esordio dell’arresto le possibilità di sopravvivenza del soggetto sono praticamente ridotte a zero: “è fondamentale pertanto la tempestività dell’intervento”, spiega il manager Fadda. Nei paesi industrializzati, la morte cardiaca improvvisa (MCI) rappresenta ancora una delle principali cause di mortalità: l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che negli Stati Uniti si verifichino 300-350 000 eventi l’anno, con un’incidenza totale di circa 1/1000 abitanti/anno. Nel nostro Paese, i dati disponibili provengono dallo studio MONICA, condotto in Brianza, in cui è stata riportata un’incidenza di MCI di 0.95/1000 abitanti/anno, pari a 40-50 000 nuovi eventi ogni anno. Durante la riunione, convocata dai Presidenti del comitato di distretto di Olbia, il sindaco di Padru, Antonio Satta, e di Tempio Pausania, Romeo Frediani, si è discusso anche della “riforma del servizio sanitario regionale”. I sindaci presenti, 16 sui 26 della Gallura, hanno sollecitato l’immediata convocazione della Conferenza provinciale sanitaria e socio-sanitaria al fine di discutere del “futuro della Asl 2”, con l’estensione dell’invito ai Consiglieri Regionali della Gallura, Giuseppe Fasolino e Giuseppe Meloni, e all’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru e alla Commissione sanità. “Come comitati di Distretto sin da oggi invieremo la richiesta in Provincia per convocare quanto prima la Conferenza socio-sanitaria per discutere del riordino degli assetti territoriali delle aziende sanitarie di cui si sta discutendo nei tavoli regionali”, hanno detto il sindaco di Padru, Antonio Satta, e di Tempio, Romeo Frediani.