Olbia – La collaborazione tra la
Caritas della Sardegna e l'As do Mar della Generale Conserve di Vito Gulli si è conclusa (per ora) ieri mattina, nel piazzale dell'azienda olbiese.
L'Ad do Mar ha consegnato la seconda tranche di scatolette di tonno agli uomini della Caritas regionale. Questa collaborazione è nata grazie all'intuzione di
tre giornalisti che lavorano nel territorio di Olbia (
Claudio Chisu, Stefania Costa, Giandomenico Mele) che sono riusciti a mettere in contatto Caritas e As do Mar realizzando così un
progetto importante: aiutare i volontari delle diocesi della Sardegna a mitigare la povertà che colpisce migliaia di famiglie sarde.
Una povertà strisciante e silenziosa che ha a che fare con la perdita del lavoro, con gli stipendi non pagati, con ammortizzatori sociali totalmente assenti. Povertà che diventa sempre più grave, passando dal non poter pagare l'affitto al non poter mettere insieme il pranzo con la cena.
Le 33000 scatolette di tonno As do Mar blu consegnate ieri aiuteranno la Caritas a fornire ai sardi che ne hanno bisogno un pasto bilanciato, nutriente e di qualità. “La donazione di oggi rappresenta un segno di continuità con quella di luglio e dimostra la straordinaria coerenza della As do Mar – ha detto
Don Marco Lai, delegato regionale della Caritas – in un momento di estrema necessità dovuto alla crisi che fa ancora sentire i suoi nefasti effetti sulle famiglie sarde”.
Secondo la Caritas regionale, almeno 147mila famiglie sarde – vale a dire 500'000 persone, un terzo dell'intera popolazione dell'isola – si trovano in situazione di indigenza e un numero sempre maggiore di persone in difficoltà si rivolge agli sportelli della Caritas, che rappresentano spesso l'unico “sportello” al quale rivolgersi. La Caritas spera che altre aziende del territorio seguano l'esempio della Generale Conserve. “Preferiamo attuare questo tipo di operazioni piuttosto che fare sponsorizzazioni – ha spiegato
Ruggero Bogoni, direttore generale di As do Ma – l'iniziativa dimostra l'attenzione di questa azienda verso la Sardegna e ci auguriamo che venga ripresa da altre realtà produttive del territorio”.
