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Cronaca

Confartigianato Sardegna: no all'abusivismo, più tutele e sicurezza per taxi e passeggeri

Confartigianato Sardegna: no all'abusivismo, più tutele e sicurezza per taxi e passeggeri
Confartigianato Sardegna: no all'abusivismo, più tutele e sicurezza per taxi e passeggeri
Camilla Pisani

Pubblicato il 17 May 2016 alle 17:51

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Olbia, 17 maggio 2016 - Confartigianato Imprese Sardegna, questo pomeriggio presso il ConsiglioRegionale, è stata sentita in audizione dalla IV Commissione Consiliare (Trasportie Infrastrutture) sulle problematiche del trasporto pubblico locale dell’isola, inparticolare sui trasporti effettuati dai mezzi NCC (Noleggio con Conducente) e daiTAXI, che garantiscono i collegamenti da e verso qualunque punto della Sardegna.La delegazione di Confartigianato Sardegna (Stefano Mameli, SegretarioRegionale, Federico Fadda, Segretario Provinciale Gallura, insieme ai rappresentati dicategoria degli NCC e Taxi di Confartigianato, Giampaolo Occhioni, Gavino Laconie Fabio Mereu) è stata ricevuta dal Presidente Antonio Solinas, dal vice IgnazioTatti, insieme ai componenti Eugenio Lai, Giusppe Fasolino, Giancarlo Carta,Salvatore Demontis, Giuseppe Meloni, Giovanni Satta, PierFranco Zanchetta eAlessandro Unali insieme ad altri Consiglieri come Edoardo Tocco e Peppino Pinna.

L’Associazione ha ricordato come in Sardegna 278 imprese di trasportopersone effettuino il servizio mediante NCC, il “noleggio di autovettura conconducente”, dando lavoro a più di 500 addetti. L’80% di queste (ben 225 aziende),sono artigiane. Senza pensare alle centinaia di TAXI che svolgono il servizio in ognipunto dell’isola. Un settore in pieno sviluppo, quello degli NCC isolani, che tra il2014 e 2015 ha registrato una crescita delle imprese artigiane del +3,7%, passandoda 214 a 225 unità. Il territorio con più imprese del settore è quello del nordSardegna (Sassari e Olbia) con 95 imprese, segue Cagliari con 87, Nuoro con 29 eOristano con 14. La stessa situazione si rileva tra le imprese di taxi.Per i rappresentanti dell’Associazione Artigiana è “inutile nascondere quantospesso queste categorie riescano a supplire anche alle mancanze del servizio ditrasporto pubblico, con il quale quasi sempre si integrano, supportando il sistemaregionale dei trasporti. Il ruolo di questi operatori è riconosciuto sia dalla normativanazionale che regionale, tanto che si tratta di artigiani che continuamente sonosottoposti a controlli e accertamenti legati alla loro regolarità, soprattutto in tema disicurezza”.

Confartigianato ha ricordato come nell’ultimo periodo, numerose siano statele richieste d’interessamento, proprio da parte di imprese di NCC e taxi, rispetto adalcune pratiche, sempre più diffuse, che minano la sicurezza dei passeggeri,perpetuando una concorrenza sleale nei confronti di regolari operatori.Infatti il comparto del trasporto pubblico locale “ribolle” a causa dellenumerose forme consolidate di elusione delle normative di settore, che stannoseriamente mettendo a rischio la permanenza sul mercato delle imprese in regola. Inogni parte dell’isola, stazionano migliaia di veicoli di proprietà di varie società dinoleggio senza conducente che, soprattutto nel periodo estivo, vengono utilizzati nonsolo per questa attività, ma anche impropriamente come noleggio con conducente,incrementando la concorrenza sleale.

La diffusione di tali prassi è ormai talmenteampia da costituire un vero pericolo per l’utenza, la quale non può facilmentericonoscere un servizio offerto da un operatore professionale e che lo garantisca sottoil profilo della responsabilità e della sicurezza da un soggetto non professionale.I rappresentanti degli NCC e dei TAXI hanno rammentato alla Commissionecome gli operatori debbano garantire la sicurezza al cliente consumatore e come lalegge, consenta eccezionalmente ed esclusivamente alle piccole strutture ricettive, diutilizzare i propri mezzi offrendoli a titolo esclusivamente gratuito e senza vantaggioeconomico, per un tragitto specifico e non violabile a specifiche condizioni.Invece avviene che il settore è sotto scacco dell’abusivismo.

Infatti, le formeelusive sono legate all’esercizio irregolare della professione da parte di soggetti nonin possesso di requisiti adeguati allo svolgimento dell’attività, totalmente in nero odoperanti attraverso l’utilizzo di forme di esercizio dell’attività che, di fatto,costituiscono una concorrenza sleale e irregolare; utilizzo di veicoli non idonei,personale non qualificato e non iscritto all’albo, mancato rispetto delle normecontrattuali, sulla sicurezza sul lavoro e non sottoposto ai controlli relativi allasorveglianza sanitaria necessaria per la conduzione di veicoli adibiti al trasporto inconto terziConfartigianato Imprese Sardegna ritiene che si debbano prendere decisioniche vadano nella direzione di una tutela della sicurezza del passeggero, sia essoturista o meno, ma anche verso la tutela degli operatori NCC e taxi. Una soluzionepotrebbe trovarsi nell’integrazione della Legge Regionale n. 21 del 2005, conl’introduzione, nell’ambito delle prestazioni di servizio di trasporto, dell’obbligo dellaprofessionalità del prestatore di servizio, accompagnato dall’obbligo della parità dicondizioni di sicurezza del trasportato sotto il profilo delle caratteristiche dei veicoliutilizzati, del personale in organico che deve avere adeguati requisiti, formazioneprofessionale e idoneità fisica e sanitaria al trasporto di persone.

L’intervento avrebbel’obiettivo di chiarire in maniera definitiva quali siano le condizioni di eserciziodell’attività di trasporto persone in conto terzi e quali i limiti, fornendo un importantestrumento di azione agli organi di controllo nello svolgimento della loro normaleattività.L’Associazione, pur consapevole che la Regione non può superare le previsionidel Codice della Strada, ritiene che essa possa valutare, sempre nell’ottica di garantirela sicurezza personale ai consumatori ed ai turisti, l’introduzione dell’equiparazionedei conducenti di veicoli destinati anche se non in via principale all’attività ditrasporto occasionale di persone e quindi prevederne l’obbligo di professionalità.Al termine dell’incontro la Commissione ha preso l’impegno di portare indiscussione in Consiglio, alla prima seduta utile, un articolo che accolga lerichieste di Confartigianato.