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Cronaca

Olbia. Il Comune vieta le strutture pubbliche agli eventi religiosi

Olbia. Il Comune vieta le strutture pubbliche agli eventi religiosi
Olbia. Il Comune vieta le strutture pubbliche agli eventi religiosi
Angela Galiberti

Pubblicato il 27 July 2016 alle 13:11

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Olbia, 27 Luglio 2016 - Sta facendo discutere in città la decisione del Comune di Olbia, rilanciata su La Nuova di oggi, di vietare l'utilizzo di trestrutture pubbliche (ma non solo) agli eventi di natura religiosa.

La delibera è la 279 del 21 Luglio 2016 e dispone di:

• non mettere in ogni caso a disposizione il Museo Archeologico, l’OlbiaExpò, l’Anfiteatro “M. Ceroli” di Porto Rotondo e tutti gli altri impianti comunali, per lo svolgimento di eventi e/o iniziative che abbiano ad oggetto attività religiose, argomenti di natura religiosa e/o che abbiano finalità di propaganda ed indottrinamento religioso, nonché che possano attenere all’interpretazioni di testi sacri.”

La ratio della delibera è la seguente: "Ritenuto, per la particolare delicatezza dell’attuale situazione geopolitica, con fenomeni legati al terrorismo internazionale e per il carattere aconfessionale dell’Amministrazione Comunale dover escludere dalla messa a disposizione non solo delle sale attrezzate del Museo, ma anche dell’OlbiaExpò e dell’Anfiteatro “M. Ceroli” di Porto Rotondo e di tutti altri impianti comunali, eventi e/o iniziative che abbiano ad oggetto attività religiose, argomenti di natura religiosa e/o che abbiano finalità di propaganda ed indottrinamento religioso, nonché che possano attenere all’interpretazioni di testi sacri".

In sostanza, si vogliono evitare nei luoghi pubblici assemblee di tipo religioso che - in quanto tali - potrebbero "attirare" fenomeni di tipo terroristico.