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Olbia come Gomorra: la "bufala" circola sui social nazionali

Olbia come Gomorra: la
Olbia come Gomorra: la
Angela Galiberti

Pubblicato il 06 March 2019 alle 19:10

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Olbia, 06 febbraio 2019 - Ormai la vicenda è nota: il quotidiano di Torino, la Stampa, ha pubblicato una notizia nella quale si paventava la presenza di una pistola durante i festeggiamenti per l'elezione di Giovanni Satta nel Consiglio regionale della Sardegna. Non c'era nessuna pistola, c'era solo un cellulare all'interno di una custodia a portafoglio e a dimostrarlo c'è un video: l'articolo è stato correttamente rettificato e chiarisce come sono andate le cose. Fin qui tutto o bene, o quasi: perché la notizia sta continuando a circolare sui social con una doppia accezione che, considerando le abitudini degli italiani in fatto di attenzione ai particolari, proprio positiva non è. Huffington Post Italia e Business Insider Italia hanno ribattuto l'articolo rettificato della Stampa, mantenendo però come social post un'impostazione che sembrerebbe rimandare alla prima versione, ovvero: "Champagne e pistola in pugno, Olbia come Gomorra per l’elezione del consigliere sardo Satta" per il primo e "I festeggiamenti per la riconferma in Consiglio regionale si svolgono in una delle vie più trafficate di Olbia. In mezzo al traffico, perché tutti possano sapere del risultato appena sancito dal lentissimo spoglio" per il secondo. Il tutto tempo dopo la rettifica fatta da quotidiano, che è avvenuta intorno alle 16:20. Gli articoli ribattuti non hanno avuto molte condivisioni social, ma tali pagine sono comunque molto frequentate e, come tutti gli esperti in materia sanno, solo una piccola percentuale di chi vede un post ci clicca sopra e legge l'articolo. La maggior parte delle persone non solo non legge l'articolo, ma si ferma al titolo o solo al social post. Ecco perché, nonostante la rettifica puntuale del quotidiano di Torino, la "bufala" continua a "circolare" e a danneggiare la comunità olbiese. Non è "colpa" della Stampa, è proprio il meccanismo dei social che funziona così: una volta messo in moto è difficilissimo fermarlo. L'invito, a livello generale, è dunque sempre lo stesso: non fermiamoci ai titoli o ai social post, leggiamo sempre con attenzione gli articoli nella loro completezza e informiamoci, se possibile, anche da più fonti.