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Pubblicato il 28 February 2017 alle 12:52
Olbia, 28 Febbraio 2017 - Una buona notizia a metà: così si potrebbe definire la decisione dell'imprenditore olbiese, Gianni Iervolino, riguardante i licenziamenti della Clea. Il gruppo ha comunicato che i licenziamenti sono scesi a 66 rispetto ai 139 previsti all'inizio della vertenza. Si tratta di un piccolo barlume di speranza per i lavoratori che, in queste settimane, continuano a lottare per la sopravvivenza del loro posto di lavoro.
A portare avanti le istanze delle lavoratrici (la maggior parte dei dipendenti della Clea è donna) sono i sindacati Cgil e Cisl, impegnati in prima linea in una vertenza tutt'altro che semplice. L'obiettivo delle parti sociali è salvare i posti di lavoro, ma anche cercare di mantenere e rilanciare l'azienda Clea: da sempre uno dei capisaldi dell'economia olbiese.
La situazione dell'azienda è molto complicata: è un vero e proprio "gatto che si morde la coda". A causa dei debiti contratti, l'azienda olbiese non può partecipare alle gare d'appalto che potrebbero mantenerla in vita e non può firmare contratti poiché in liquidazione. Una soluzione a questo cortocircuito potrebbe essere la creazione di una "new company" con la quale tornare sul mercato. In ogni caso, azienda e sindacati continuano a trattare nella speranza di trovare un accordo, nonché garanzie per le lavoratrici.
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