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Olbia, la città spiegata da Spinosa: giovani, investimenti e clamorosi flop

Olbia, la città spiegata da Spinosa: giovani, investimenti e clamorosi flop
Olbia, la città spiegata da Spinosa: giovani, investimenti e clamorosi flop
Giulia Padre

Pubblicato il 28 August 2018 alle 12:46

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Olbia, 28 Agosto 2018 -Qual è il futuro di Olbia? Una città costiera che, d'estate si popola di migliaia di visitatori, riscontrando boom di presenze e dando lavoro alla stragrande maggioranza dei suoi abitanti, ma d'inverno si svuota completamente. Quali sono le sue mancanze, e quali invece i suoi assi nella manica? Che ruolo stanno giocando in questo momento i giovani nel panorama cittadino?

Queste sono solo alcune delle domande, dalla difficile risposta, che abbiamo posto al giovane Gianmario Spinosa, l'olbiese ormai famoso sul Web per la sua satira politica e la leggera ossessione per Dante Alighieri.

Una personalità forte che sta emergendo dalle schiere degli olbiesi, che non si fa scrupoli ad esprimere la sua opinione e analizzare criticamente anche le strategie politiche in atto.

"Essendo io un giovane olbiese che ha avuto la possibilità di uscire dalla Sardegna e studiare fuori, credo di aver sviluppato una visione più ampia e precisa della situazione in città. Riesco a coglierne punti di forza e punti di debolezza più obiettivamente, proprio perché avendo conosciuto altre realtà, mi viene più semplice fare un'analisi critica." - inizia Spinosa, che, trasferitosi a Torino dall'età di 18 anni, vanta nel suocurriculumanche qualche esperienza in America.

"A livello giovanile, formativo ed educativo, a Olbia non c'è niente." - continua il giovane - "Manca una linea politica forte che possa distogliere i ragazzi dai bar, e indirizzarli verso la cultura, il teatro e l'arte, ad esempio. Oltre alla movida notturna, che comunque è un punto di forza per la città, soprattutto d'estate, c'è bisogno di altro. Manca la sostanza."

"La cosa più impensabile per una città come Olbia è la totale mancanza di un imponente polo universitario, e questa è anche una delle tante ragioni che mi hanno portato a emigrare per cercare fortuna nello studio e nel lavoro.

Una città senza una forte impronta a livello educativo e scolastico è una città che perde sempre qualcosa come identità e immagine." -afferma Gianmario.

E infatti, oltre al tasso di abbandono scolastico sempre in crescita, c'è anche la questione "fuga di cervelli": quanti giovani ogni anno lasciano Olbia per proseguire gli studi? I ragazzi sono il carburante della società, e perderli significa governare una città che si avvicina ad essere sempre più "matura" e che, tristemente, va a spegnersi.

"Non sono i giovani ad avere le colpe, ma semmai l'amministrazione, che non riesce ad intercettare i desideri dei ragazzi e a muoversi per realizzarli. Tuttavia c'è da dire che non è facile gestire una città che è cresciuta tanto e in fretta, e per di più, le maggiori problematiche olbiesi sono dovute ad un accumularsi di errori fatti dalle precedenti amministrazioni. Certo è però, che anche quella attuale non sta compiendo grossi passi avanti." -continua Spinosa.

Sui punti di forza, non ci sono dubbi: il turismo. "Dobbiamo ringraziare la posizione strategica di passaggio verso la Costa e l’Aeroporto che fa il grosso dell’economia." -commenta Gianmario.

Il turismo però non può fare miracoli, a detta del giovane: "Tutto èlimitato a quei 3-4 mesi estivi, dopodiché l’euforia va scemando, i ristoranti e i bar si svuotano, i giovani ripartono verso le loro mete estere di lavoro e studio.

Ed ecco che d’inverno la città si trasforma nuovamente in un piccolo sobborgo precarizzato, dove si fatica a trovare un lavoro stabile e l’economia è soffocata, fatta eccezione per quelle poche e tradizionali aziende locali che per fortuna sono dure a morire."

Insomma, una realtà che ha poco da offrire ai giovani, soprattutto di questi tempi in cui è fondamentale l'innovazione e la modernità per rimanere competitivi.

"Dal punto di vista tecnologico un altro flop: non abbiamo un dipartimento importante, nessun centro di ricerca dal punto di vista energetico, nessun investimento o sviluppo della realtà informatica che sta facendo la fortuna in tutte le aziende del Nord Italia." -fa notare Spinosa.

Il nodo centrale della questione rimane quindi sempre lo stesso: come incentivare gli investimenti nella città di Olbia?

"Speriamo almeno nell’apertura del nuovo ospedale" -risponde il giovane -che potrebbe fare da progetto pioniere in ambito tecnologico anche per una città come Olbia, da sempre realtà marinara legata esclusivamente all’economia del turismo e della ristorazione."