Olbia - Il metro della povertà? Si trova in pieno centro, tra le panchine e la stazione ferroviaria. Naturale ricettacolo di disperazione oggi più che mai. Ma per alleviarla a volte basta poco: ne sanno qualcosa i numerosi senzatetto che vivono ad Olbia. Tanti, tantissimi. I più fortunati riescono ad accedere alla struttura di via Canova gestita dalla Caritas e dove convogliano le varie associazioni di volontariato come Libere energie e Guardian Angels. I meno fortunati si arrangiano con le panchine, i gradini dei negozi, il parco Fausto Noce, gli edifici abbandonati accanto al dopo lavoro ferroviario. Per queste persone l'unico modo di andare avanti è sperare nella generosità del prossimo. Questa settimana, alcuni cittadini olbiesi hanno deciso di dare una mano ai senzatetto della città. Ognuno ha preparato in casa del cibo e alla fine l'ha portato agli amici di Libere energie che si è fatta carico della distribuzione. Un lavoro gratuito e immensamente apprezzato dai senzatetto olbiesi che questa domenica hanno ricevuto un pasto caldo preparato con amore. La domenica, infatti, non è aperta la mensa dei poveri e dunque per i senzatetto il pranzo e la cena sono un problema. Per questo motivo alcuni cittadini olbiesi hanno deciso di fare la loro parte e di tendere una mano a queste persone. A beneficiare di questa generosità sono state 63 persone. Tante, forse troppe. Ma non tutte. Il numero complessivo dei clochard olbiesi è leggermente superiore. Per questo Libere energie sta cercando di sensibilizzare il Comune di Olbia riguardo il centro diurno. La struttura è fondamentale per fare uscire dall'isolamento queste persone e dar loro una chance. Intanto, però, si pensa al cibo che è già qualcosa. La generosità dei cittadini è fondamentale, così come l'operato delle associazioni. Se al pranzo hanno pensato dei comuni residenti dal volto sconosciuto, per la cena si stanno adoperando i famosissimi Guardian Angels.
