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Cronaca

Olbia, ampliamento discarica: il 7 maggio assemblea pubblica

Olbia, ampliamento discarica: il 7 maggio assemblea pubblica
Olbia, ampliamento discarica: il 7 maggio assemblea pubblica
Olbia.it

Pubblicato il 28 April 2018 alle 14:40

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Olbia, 29 aprile 2018 - Il prossimo 7 maggio alle 16, nell'aula consiliare di Poltu Cuadu, il Cipnes presenterà alla popolazione la procedura congiunta di Valutazione di impatto ambientale (Via) e di autorizzazione integrata ambientale (Aia) per l'impianto consortile di Spiritu Santu.

Come precisa il Cipnes in una nota stampa, "l’assemblea pubblica del 7, concordata con la Regione e non obbligatoria, è stata ritenuta utile perapprofondire con i cittadini gli aspetti dell’adeguamento funzionale dell’impiantistica consortile,anche allo scopo di presentare osservazioni o suggerimenti. Non si tratta di una seduta delconsiglio comunale (l’assemblea municipale ha già deliberato per un ampliamento impiantisticomolto più vasto), ma di un’occasione di confronto".

L’ampliamento della discarica comunque riguarda un’area di circa 2 ettari, i quali sarebbero destinati a smaltire 65.000 metri cubi di rifiutiindifferenziati e scarti di processo, nell’attesa che questi vengano trattati dal termovalorizzatore diMacomer (i cui lavori dovrebbero terminare al massimo nel 2019), come stabilito dal PianoRegionale dei Rifiuti.

"Si consideri che, dal 1991 a oggi, nei 12 ettari di discarica consortile sonostati trattati 1,8 milioni di mc. Si specifica che detta discarica in fase di esaurimento è attualmenteoggetto di chiusura e di bonifica ambientale così come l’attigua discarica comunale, la cui chiusuraè stata recentemente finanziata dalla Regione con 2,3 milioni di Euro. L’ampliamento delladiscarica di cui trattasi riguarda, come detto, 65.000 mc. per il trattamento residuale dei rifiutiindifferenziati, per i prossimi cinque anni al massimo, solo nel caso in cui i lavori dell’impianto diMacomer dovessero protrarsi nel tempo", precisa il Cipnes.

Rimane strategico, per il Consorzio Industriale, l’obiettivo di realizzare un impianto di digestioneanaerobica con produzione della frazione organica da raccolta differenziata di circa 25.000 tonnellate all’anno di biometano, a beneficio delle aziende dell’agglomerato industriale di Olbia,della popolazione di Olbia e dello stesso ospedale Mater Olbia.

La discarica – dichiara l’ingegnerGianni Maurelli, nella sua veste di progettista – ha un carattere del tutto emergenziale e residuale, nel senso che il Cipnes dovrà utilizzarla fino al momento in cui l’impianto di Macomer saràultimato. A quel punto, le piccole discariche, in ogni territorio regionale, avranno solo unafunzione di emergenza, se dovessero verificarsi dei fermi al termovalorizzatore. Il biometanorientra in un contesto di economia circolare in cui da un rifiuto viene prodottosia il compost che il biometano; la stessa economia circolare verrà applicata per il trattamento delvetro, carta, cartone, plastica, lattine, alluminio”.

Secondo i calcoli del Cipnes, "il biometano inoltre coprirà il fabbisognoenergetico di oltre il 40 per cento della città di Olbia e di una parte consistente delle aziendeinsediate nell’agglomerato industriale consortile, con un rilevante risparmio della bollettaenergetica, e l’abbattimento delle tariffe per il trattamento dei rifiuti urbani e assimilabili(attualmente stimate su 3,5 milioni di mc. all’anno), con ricavi per incentivi di circa 3,5 milioni dieuro".