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Cronaca

Olbia, rischio chiusura centri antiviolenza: presentata interrogazione a Pigliaru

Olbia, rischio chiusura centri antiviolenza: presentata interrogazione a Pigliaru
Olbia, rischio chiusura centri antiviolenza: presentata interrogazione a Pigliaru
Camilla Pisani

Pubblicato il 28 July 2016 alle 18:24

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Olbia, 28 luglio 2016 - La preoccupazione per il rischio chiusura dei centri antiviolenza sul territorio sardo non si placa: nei giorni scorsi, la presidente di Prospettiva Donna, Patrizia Desole, aveva lanciato un accorato allarme, denunciando la questione, in particolare il mancato rimborso dei fondi relativi al 2015 e parte del 2014; i consiglieri regionali Giuseppe Meloni e Pierfranco Zanchetta hanno deciso di presentare, in proposito,un'interrogazione scritta al presidente Pigliaru e all'assessore competente sui mancati e ritardati finanziamenti ai centri antiviolenza e sulla prospettiva di un eventuale ridimensionamento. Questo il testo integrale dell'interrogazione:

"l sottoscritti, premesso che: - secondo recenti notizie diffuse anche dalla stampa regionale i centri antiviolenza della Sardegna, non sono più in grado di funzionare a causa dei ritardi e/o dei mancati finanziamenti da parte della Regione; - Il grido d'allarme è stato lanciato in particolare dall'Associazione antiviolenza Prospettiva Donna di Olbia che, anche a seguito della riunione voluta dalla Commissione regionale per le pari opportunità volta alla costituzione di un tavolo permanente contro la violenza sulle donne, ha rilevato un'anacronistica volontà di ridimensionamento del ruolo dei centri antiviolenza (che in Sardegna risultano essere otto), con i conseguenti riflessi negativi sui diritti delle donne e dei minori vittime di violenza. - posto quanto sopra, considerato che la Regione Sardegna è ritenuta da sempre una delle regioni all'avanguardia nella difesa dei diritti e della dignità delle donne e tenuto conto dell'indispensabile funzione che i centri antiviolenza svolgono; chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore dell'Igiene e Sanità e dell'Assistenza Sociale per conoscere: - quale sia la situazione attuale relativamente ai finanziamenti/contributi degli ultimi anni agli organismi che operano sul campo, se questi siano stati ridotti e, eventualmente, su quali basi; - se vi sia effettivamente, come paventato, la volontà di ridimensionare il ruolo dei centri antiviolenza e/o delle associazioni che gestiscono questi centri, e quali siano le prospettive rispetto alle attività svolte dai medesimi".