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Cronaca

Olbia che produce non si ferma: al Delta aprono 3 aziende

Olbia che produce non si ferma: al Delta aprono 3 aziende
Olbia che produce non si ferma: al Delta aprono 3 aziende
Angela Galiberti

Pubblicato il 06 June 2020 alle 17:39

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Olbia, 06 giugno 2020 - Olbia, città che produce e che non si ferma davanti a nulla, nemmeno davanti alla crisi causata dal Covid-19. Non nascondiamocelo: quest'anno sarà difficile per tutti, così come probabilmente lo sarà il 2021, ma una città che non si fonda tanto sul lavoro "statale" bensì su quello privato non può permettersi "pause". Deve reagire, deve avere speranza, deve tenere la schiena dritta: se crolla l'imprenditoria (piccola o grande che sia), crolla tutto il sistema. E così, ecco timidi - ma concreti - segnali di speranza (e di lavoro).

Al Delta Center di Olbia, oggi, c'è un'inaugurazione che ha il sapore della sfida: la sfida al Coronavirus e allo tsunami di regole e difficoltà che si è portato dietro. Tre aziende hanno deciso di spostarsi o aprire in zona industriale a Olbia. Magari si potesse dire che è un semplice investimento: l'imprenditore, spesso, fa di necessità virtù e se non ha più lo spazio dove poter lavorare ne deve cercare un altro.

Tiziana Oggianu lo sa bene: titolare della Nuova Autoscuola, ha conosciuto con mano la schizofrenia dei vari Dpcm emessi durante l'emergenza Coronavirus. Aperture non confermate, codici Ateco che cambiavano, false partenze, divieti o permessi impliciti o poco chiari, finché non è arrivato il via libera, ma con le limitazioni del distanziamento sociale. Morale della favola? La sede di Viale Aldo moro era troppo piccola. L'imprenditrice olbiese aveva due strade da percorrere: chiudere o trovare un'altra sede, e lei ha scelto la seconda trovando uno spazio al Delta Center.

"Qua gli spazi sono adeguati, riusciamo a garantire il giusto distanziamento sociale per tutti i nostri studenti e soprattutto riusciamo a tenere tutti i nostri dipendenti", ha detto Tiziana Oggianu che non si occupa solo di futuri neopatentati, ma anche di tutte le certificazioni professionali per chi lavora in aziende specializzate e per chi lavora nel pubblico. "I nostri studenti sono stati contenti del cambiamento - ha aggiunto -. Questa è la zona in cui lavorano quasi tutti. Per noi è un grosso investimento". Stessa reazione dai liceali, del resto la zona è facile da raggiungere. Obiettivo finale? Continuare a lavorare e garantire il futuro di 12 famiglie.

Altro giro, altro imprenditore: questa volta per un'azienda di nuova costituzione. L'ideatore è il dott. Flavio Cabitza, dentista e presidente dell'associazione Identità Ogliastrina che è riuscita a riportare in Sardegna il dna dei sardi sparito dai laboratori Genos di Perdasdefogu e che collabora con la Regione per la sua tutela.

"Qui apriremo una nuova clinica dentale - ha detto il dott. Cabitza -. Il progetto è totalmente sardo e sarà portato avanti da specialisti sardi. Il Covid ha cambiato tutto, anche la mia professione. Prima avevo uno studio privato, ora invece lavorerò con altri colleghi. L'approccio sarà diverso, i costi saranno più contenuti, vogliamo anche attirare persone da fuori. Il brand è completamente sardo".

Terza azienda che apre a Olbia una sua costola è MAB: un'azienda impegnata nella formazione degli imprenditori fondata da Andrea Podda e Giada Melis.

"Ci occupiamo di formazione aziendale, in particolare dell'imprenditore: lo formiamo a livello manageriale e finanziario, ma soprattutto gli insegniamo a gestire bene i suoi collaboratori", ha spiegato il dott. Marco Locci, consulente executive di MAB.

"Per noi il Nord Sardegna è fondamentale. A Olbia avremo un punto di appoggio per corsi, appuntamenti e giornate formative. Nel Nord Sardegna vediamo una grande voglia di rivincita e rinascita che spesso è accompagnata dall'ingresso di imprenditori non sardi. Senza nulla togliere a questi imprenditori, noi vogliamo che il territorio possa esplodere con i suoi imprenditori sardi. Vogliamo che la Sardegna venga conosciuta per le sue grandi potenzialità. Abbiamo tanti progetti in corso, per esempio la MAB Business TV dedicata solo agli imprenditori. Con noi collaborano Vittorio Sanna e Matteo Bruni. Siamo i primi in Sardegna ad aver fatto un magazine, che esce ogni due mesi, dedicato solo all'imprenditoria: raccontiamo le storie di successo degli imprenditori sardi. L'obiettivo è creare una rete fitta di alleanze in Sardegna basata sull'etica per far vedere al mondo il vero potenziale dell'Isola", conclude il dott. Locci.

Soddisfatto, ovviamente, Gavino Murrighile: "Chi fa impresa deve cercare di adattarsi al cambiamento e trasformare in opportunità quella che, per i più, è una complicanza. Le crisi nascondono tra le pieghe sempre delle possibilità, sempre che al cambiamento delle condizioni non si reagisca con azioni statiche e ripetitive. Le imprese se vogliono sopravvivere devono essere agili e rapide nelle decisioni e non "affezionarsi" a schemi convenzionali. Se il benessere non è diffuso il sistema socio-economico crolla. L'imprenditore che pensa solo alla sua azienda, senza preoccuparsi del sistema che lo circonda, è destinato, nel lungo periodo, a ricredersi. Credo che le imprese debbano fare un patto tacito di solidarietà ed eventualmente rinunciare a parte dei profitti, ma fare l'impossibile per non licenziare nessuno, perchè ognuno di noi ha la responsabilità di contribuire a sostenere il mercato. Il mercato è determinato dalle masse e non dalle enclavi elitarie autoreferenziali".

Il messaggio è chiaro: Olbia non si può fermare, se si ferma crolla il sistema già messo a dura prova dal Covid. Intanto, soprattutto per chi vive di turismo, si guarda al cielo e al mare. Aeroporti e porti sono stati riaperti, l'Isola ha spalancato le sue braccia, gli hotel stanno riaprendo: il privato sta facendo la sua faticosa parte, ora tocca al pubblico.