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Cronaca

Olbia. Cgil lancia l'allarme sui Vigili del fuoco: "Troppo pochi"

Olbia. Cgil lancia l'allarme sui Vigili del fuoco:
Olbia. Cgil lancia l'allarme sui Vigili del fuoco:
Olbia.it

Pubblicato il 14 September 2016 alle 11:38

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Olbia, 14 Settembre 2016 - I Vigili del fuoco della Gallura non se la passano bene. Per questo motivo, la Cgil gallurese, nelle persone del segretario Luisa Di Lorenzo e della responsabile della Funzione Pubblica Luisella Maccioni, lanciano un allarme. Anzi, più che un allarme si tratta di un grido di dolore.

I Vigili del fuoco galluresi sono uno dei pilastri fondamentali della sicurezza di questo territorio. Intervengono in ogni situazione di pericolo: dal gattino incastrato alla porta bloccata, dagli incendi alle alluvioni, passando per i "semplici" allagamenti e gli incidenti stradali. Il loro è un servizio utile, altamente professionale e molto apprezzato dalla popolazione.

Il problema è che i Vigili del fuoco della Gallura non sono mai abbastanza: troppo pochi rispetto alla vastità del territorio da controllare. Non è tutto: c'è carenza di mezzi adeguati e quelli che ci sono sono, spesso, anche datati e usurati. "Non si può non denunciare lo stato di usura dei mezzi, la carenza di organico, il progressivo invecchiamento del personale operativo di partenza sulle autopompe e nei reparti speciali - sostengono Luisa Di Lorenzo e Luisella Maccioni -.In Sardegna dobbiamo fare i conti con scelte incomprensibili e responsabilità da ascrivere alla Regione e alla direzione regionale del Corpo. Da anni perseverano in una scellerata decisione di distribuire i finanziamenti in eguale misura tra tutte le quattro ex province sarde, penalizzando la Gallura e il Sassarese.Nella sua politica centralista dimentica che la provincia di Sassari è la più estesa d’Italia e viene classificata al pari di altre provincie inferiori. Forse la Regione non si è accorta che d’estate nel nord Sardegna si concentra l'80% dei turisti. E lo dimentica al punto da chiudere storici distaccamenti come Santa Teresa e Valledoria. Per questo intendiamo aprire un tavolo di confronto con la Regione e la direzione del corpo. Serve riposizionare i presidi di sicurezza, partendo dall'apertura del distaccamento portuale di Olbia, già attribuito".