Olbia - Una delle conseguenze più nefaste che l'alluvione ha avuto sul territorio riguarda la
viabilità. L'onda di piena ha infatti spazzato via
diverse infrastrutture viarie importanti che consentivano alle strade galluresi di saltare fiumiciattoli, corsi d'acqua e canali.
Sul crollo di alcuni di questi ponti (vedi Monte Pinu)
la magistratura sta giustamente indagando, mentre su altri si pensa a come ripristinarli. Intanto, però, il disagio permane perchè la Sardegna è una delle regioni meno interconnesse dal punto di vista stradale. Per andare a
Loiri, Telti, Tempio e così via non si ha molta possibilità di scelta: interrotta la strada principale, bisogna fare
lunghi chilometri prima di arrivare alla meta. Attualmente, una delle interruzioni che sta creando notevoli difficoltà riguarda la strada per Tempio. La
strada principale per il secondo capoluogo della Gallura passa da
via Barcellona e si immette su uno dei versanti di
Monte Pinu:
qui, nel monte di Olbia, il 18 Novembre
è franato un terrapieno uccidendo 3 persone. La strada è dunque
interrotta, di conseguenza per andare a Tempio si dovrebbe usare la
seconda strada a disposizione, quella che collega
Olbia a Telti e che - a metà strada - ha un incrocio per Tempio. Anche questa strada, che parte da
via Vittorio Veneto, è impraticabile a causa del crollo del ponte all'altezza del quartiere di Isticcadeddu. Che fare? Semplice, bisogna seguire le
indicazioni per le strade alternative - che sono, ovviamente, più lunghe di quelle dirette.
Il problema è che le indicazioni per queste strade, al momento, non ci sono: o si conosce alla perfezione il dedalo delle stradine secondarie o terziarie, oppure ci si perde. Fino ad ora, le uniche indicazioni presenti si trovano a Monte Pinu, all'altezza dello sbarramento della strada. A Isticcadeddu, invece, non c'è nemmeno mezzo cartello. Il risultato di questo ritardo nel piazzare le indicazioni è semplice:
decine di persone si perdono tra Gregorio, Orgosoleddu e Isticcadeddu alla ricerca di una indicazione che li porti fuori Olbia.