Saturday, 20 April 2024

Informazione dal 1999

Politica

Olbia, cantiere Monte Pino pericoloso: case a rischio, interrogazione in Regione

Olbia, cantiere Monte Pino pericoloso: case a rischio, interrogazione in Regione
Olbia, cantiere Monte Pino pericoloso: case a rischio, interrogazione in Regione
Olbia.it

Pubblicato il 28 October 2020 alle 19:43

condividi articolo:

Olbia, 28 ottobre 2020 - Case potenzialmente a rischio nell'area di Monte Pino a causa dei detriti che avrebbero interrotto le vie naturali di deflusso delle acque piovane: è questo quanto si legge nell'interrogazione sul cantiere della Sp 38 bis, nel Comune di Olbia, con primo firmatario Giuseppe Meloni (consigliere regionale Pd).

SIi legge nel documento: "Le copiose piogge della scorsa primavera oltre che provocare seri danni alle opere realizzate hanno compromesso il corretto deflusso delle acque, creando una situazione di pericolo per le abitazioni che insistono nella zona". E ancora: "le comunità interessate benché sfinite da sette lunghi anni di attesa e deluse dalle numerose promesse mancate, chiedono l'immediata ripresa dei lavori e, gli abitanti della zona, giustamente preoccupati per l'incolumità delle loro famiglie, auspicano quantomeno un intervento urgente, peraltro semplice e di importo irrisorio, per rimuovere i detriti che impediscono il corretto deflusso delle acque e salvaguardi così le abitazioni esposte". Meloni, insieme ai suoi colleghi, chiede al presidente Christian Solinas se è a conoscenza della situazione.

Riportiamo integralmente l'interrogazione.

INTERROGAZIONE MELONI, GANAU, COMANDINI, CORRIAS, DERIU, MORICONI, PINNA, PISCEDDA, sulle opere di ripristino della viabilità sulla SP 38 Olbia Tempio e sulla necessità di un intervento urgente a salvaguardia delle persone e delle abitazioni della zona del cantiere.

I sottoscritti,

premesso che:

  • come noto, a seguito degli eventi alluvionali del novembre 2013, la SP 38 che collega Olbia con Tempio è stata gravemente danneggiata in particolare nella località di Monte Pinu, dove, a causa del cedimento dei rilevati stradali, sono state registrate purtroppo anche tre vittime;
  • per la realizzazione degli interventi di ripristino della viabilità sulla SP 38 sono stati stanziati circa 10,5 milioni di euro e l'ANAS è stata designata quale soggetto attuatore;
  • a seguito della gara d'appalto, alla quale si è giunti già con un grave ritardo causato in parte dal sequestro effettuato dalla magistratura penale, che ha interessato il tratto di strada de quo, la realizzazione dei relativi interventi è stata aggiudicata e la consegna del cantiere, con contestuale inizio dei lavori, è intervenuta nel maggio 2018;
  • in un primo momento i lavori sono andati avanti speditamente e ciò lasciava ben sperare circa l'apertura della strada alla fine dall'estate 2019, come peraltro previsto dal crono programma invece, a causa pare di motivi finanziari, l’impressa appaltatrice a qualche mese dalla prevista ultimazione dei lavori ha abbandonato il cantiere lasciando opere realizzate per circa il 30% del totale;
  • nonostante l’importanza che l’arteria riveste per la comunità gallurese, che appunto collega i due centri più importanti del territorio, nonostante le proteste del comitato nato proprio per accelerare la realizzazione dei lavori di ripristino e, nonostante le diverse interrogazioni presentate dai singoli consiglieri e dall’intero gruppo PD del Consiglio regionale (rimaste peraltro senza risposta), ad oggi nessuna delle attività di cantiere è ripresa;
  • peraltro, le copiose piogge della scorsa primavera oltre che provocare seri danni alle opere realizzate hanno compromesso il corretto deflusso delle acque, creando una situazione di pericolo per le abitazioni che insistono nella zona;

considerato che:

  • le comunità interessate benché sfinite da sette lunghi anni di attesa e deluse dalle numerose promesse mancate, chiedono l'immediata ripresa dei lavori e, gli abitanti della zona, giustamente preoccupati per l'incolumità delle loro famiglie, auspicano quantomeno un intervento urgente, peraltro semplice e di importo irrisorio, per rimuovere i detriti che impediscono il corretto deflusso delle acque e salvaguardi così le abitazioni esposte;

per quanto sopra,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore dei Lavori Pubblici

per sapere se siano a conoscenza della situazione descritta e quali iniziative urgenti intendano intraprendere per evitare, nel caso di copiose piogge, ulteriori danni a cose e persone;

quale siano gli ostacoli che ancora impediscono la riapertura del cantiere per giungere alla completa realizzazione dei lavori di ripristino della viabilità sulla SP 38 Olbia Tempio attesa ormai da troppo tempo.

Cagliari, 28 ottobre 2020