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Olbia, blocco terapie Fkt, Sensibilmente: carenze croniche nel pubblico, serve riflessione

Olbia, blocco terapie Fkt, Sensibilmente: carenze croniche nel pubblico, serve riflessione
Olbia, blocco terapie Fkt, Sensibilmente: carenze croniche nel pubblico, serve riflessione
Angela Galiberti

Pubblicato il 01 September 2021 alle 14:29

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Olbia. Il blocco delle attività dello Studio Fkt di Olbia ha scatenato, ovviamente, una serie di reazioni soprattutto da parte delle famglie dei piccoli pazienti seguiti dall'equipe del dott. Mele. Sul caso interviene anche l'SensibilMente Onlus coordinata dalla presidente Veronica Asaea.

"E' di ieri la notizia che uno dei centri privati convenzionati che forniscono servizi riabilitativi ad Olbia ed in Gallura, interromperà il servizio a causa di un mancato accordo con ATS rispetto alle quote in convenzione. Non è la prima volta che accade e non solo allo stesso centro riabilitativo, periodicamente il balletto delle convenzioni riappare come una spada di Damocle su assistiti e famiglie. Questo episodio ci dà l'occasione per fare il punto sulla situazione dei servizi sanitari di riabilitazione sul nostro territorio", spiega la presidente Asara che si concentra sullo stato della sanità pubblica e dei servizi offerti.

"Il reparto di NPI e il Centro di salute mentale soffrono, da anni, di una carenza di risorse e personale ormai cronica. La neuropsichiatria infantile manca di alcune figure professionali che consentano di prendere in carico i bambini con autismo e con altre condizioni complesse e, per garantire il percorso riabilitativo indicato dai LEA, i casi vengono esternalizzati ed affidati ai centri privati convenzionati. I centri, a loro volta, forniscono un servizio che risponde alle richieste del capitolato della convenzione, ossia le prestazioni di un'equipe multidisciplinare, ma non possono rispondere, nel caso specifico dell'autismo, alle indicazioni di intensità del trattamento indicate dalla Linea Guida 21 dell'ISS. I bambini ricevono due o tre trattamenti ambulatoriali settimanali di 45 minuti ciascuno, a fronte di esigenze che variano dalle 12/15 ore alle 40 settimanali in percorsi che non dovrebbero essere solo ambulatoriali", sottolinea SensibilMente.

"Nel corso degli anni (a confermare le previsioni già ampiamente descritte dall'andamento epidemiologico internazionale) i casi sono notevolmente aumentati, generando un bisogno assistenziale e riabilitativo che si scontra con la riduzione di prestazioni e servizi e generando liste d'attesa sempre più lunghe (talvolta anni), con buona pace delle diagnosi sempre più precoci. In questo quadro oggettivamente desolante, le famiglie e i pazienti si ritrovane ad essere vittime due volte: da una parte orfani di servizi e dall'altra, unico strumento per fare pressioni affinché il servizio convenzionato riprenda per evitare dannosissime interruzioni", prosegue Asara.
 
"Naturalmente, come associazione di familiari, chiediamo e gran voce, che il servizio presso i centri convenzionati non sia interrotto per rispondere alle esigenze di salute primarie dei pazienti, tuttavia è urgente avviare una seria riflessione che porti ad azioni concrete per la riaffermazione della centralità della sanità pubblica, appello che lanciamo anche in questo periodo di campagna elettorale ad Olbia".