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Olbia, bilancio e misure Covid-19: Mura sbotta, Minoranza picchia duro

Olbia, bilancio e misure Covid-19: Mura sbotta, Minoranza picchia duro
Olbia, bilancio e misure Covid-19: Mura sbotta, Minoranza picchia duro
Angela Galiberti

Pubblicato il 18 May 2020 alle 19:44

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Olbia, 18 maggio 2020 - C'è un po' di nervosismo nell'agone politico della Città di Olbia. Sarà il profumo di elezioni, sarà la tensione Covid-19, sarà che essere presi in castagna dalla minoranza non è proprio piacevole, fatto sta che in seguito alle proposte della minoranza sull'avanzo di bilancio comunale (una manovra, totale, pari a circa 27 milioni di euro), il presidente del Consiglio Comunale Giampiero Mura è sbottato come un fiume in piena.

Galeotta fu, come dicevamo, la proposta sull'avanzo della minoranza (Pd, M5S, Progetto Olbia): i consiglieri di opposizione, a quanto pare insoddisfatti dei lavori della Commissione Covid, sono andati dal dirigente Bilancio Lorenzo Orrù e gli hanno chiesto di verificare la presenza di un avanzo di amministrazione. Il dott. Orrù, che conosce a menadito le pieghe del bilancio olbiese, ha trovato 12 milioni non vincolati e 9 milioni vincolati: su queste cifre la minoranza ha costruito una proposta che ha un valore totale di 27 milioni di euro. Mica pizza e fichi, si direbbe in un modo po' colorito.

E infatti, quel mica pizza e fichi ha colpito nel segno e non poteva essere altrimenti in un mondo in cui la comunicazione è tutto (qualcuno ci ha vinto persino delle elezioni americane usandola bene).

Nell'ultimo consiglio comunale, infatti, il sindaco Nizzi - nel suo discorso da pacificatore dopo la riunione del 29 aprile in cui era volato di tutto (insulti compresi) - aveva detto che non si possono abbassare le tasse perché il bilancio "va tenuto in equilibrio" e che serviva l'intervento dello Stato. Il sunto di quel Consiglio Comunale, alla fine, sono stati i 4 tavolini da posizionare fuori dai locali food e le piste ciclabili (cavallo di battaglia, però, della minoranza e in particolare del consigliere pentastellato Roberto Ferinaio).

Con la proposta da 27 milioni (anche se, magari, non si potrà fare tutto), i 4 tavolini sono diventati 4 mattoncini delle costruzioni: ciudda, per dirla alla gallurese. Che il colpo sia andato a segno si nota dalla risposta, piccatissima, data dal presidente Mura. Lettera che noi di Olbia.it non abbiamo (ovviamente!) ricevuto, ma che abbiamo letto grazie a Olbianova.

Mura, nella missiva, descrive il lavoro della Commissione Covid per poi attaccare la minoranza: "Con profondo rammarico invece apprendo dalla stampa la proposta dei colleghi della minoranza circa il modo di impiegare i 12 milioni (12 365 331,72 per la precisione) derivati dall’avanzo di amministrazione del bilancio comunale. La proposta viene trasmessa, si badi bene, non alla commissione, ma con grande enfasi direttamente alla piazza. In un sol gesto così è stato accantonato il ruolo di partecipazione e ricuperato quello di controparte, pensando di potersi sostituire impunemente alla maggioranza che amministra la città per mandato dei cittadini"

E ancora: "Non solo la minoranza ha evitato di entrare la commissione, ma si è servita di essa per irridere l’amministrazione in carica, promettendo soldi a tutti, alle famiglie, alle imprese, agli artigiani, ai commercianti, ai professionisti, fuori però da ogni più elementare quadro finanziario, con lo stesso rigore contabile dei bussolotti della tombola".

Mura prosegue: "Con questa improvvida azione di contrasto ha volutamente rifiutato di collaborare, approfittando del momento per rovesciare il tavolo di lavoro, senza ragione e senza preavviso, travolti da un’irrefrenabile mania di protagonismo, che, come la febbre del sabato sera, emerge ad ogni fine settimana con precisi dispacci, ben sapendo che questa formidabile proposta di divisione aritmetica non avrebbe trovato rimbalzo dentro la commissione.

"Solo propaganda, squallida campagna elettorale, in un tempo in cui il silenzio assume uno straordinario valore sociale: oltre i problemi sanitari dovuti al virus, le difficoltà economiche che stanno disgregando l’economia, ci sono i prestigiatori, a tutti i livelli, che parlano e parlano e parlano, creando confusione e false aspettative nei cittadini".

Poi Mura prosegue, dicendo in sostanza che non tutti quei soldi si possono usare (e ci può stare) e concludendo con: "Il percorso di collaborazione tracciato ha senso solo se le parti si impegnano ad essere leali e collaborative, ma se una di esse pretende di giocare su due tavoli, allora diventa difficile fare anche un semplice giro di briscola". [La versione completa della lettera la trovate su Olbianova]

La risposta della minoranza non si è fatta attendere.

"Apprendiamo dalle pagine della stampa locale le dichiarazioni del Presidente del consiglio comunale di Olbia, Ing. Mura, in merito ad un nostro presunto comportamento scorretto verso l’istituzione comunale, in particolare verso la Commissione-farsa Covid-19 voluta ed ottenuta dalla minoranza, e verso la nostra coraggiosa proposta economica di aiuto alle famiglie e imprese - si legge nella lettera/comunicato stampa firmata da tutta l'opposizione (tranne Vanni Sanna) -. Nell’ottica di una leale collaborazione abbiamo voluto dare un impulso all’amministrazione, fin troppo silente ed attendista finora, per dare risposte urgenti e concrete ai cittadini e mettendoci a disposizione in un momento così drammatico".

I consiglieri di opposizione non ci stanno a passare per scorretti: "Falsa è la dichiarazione del “Presidente della Maggioranza”, che fa le veci di sindaco e capogruppo di maggioranza, in quanto “dimentica” che le nostre proposte sono state già protocollate in data 15.05.2020 con richiesta di portare in aula il bilancio alla prossima seduta del consiglio comunale del 20.05.2020. In merito alla commissione Covid (ribadiamo voluta dalla minoranza), ci duole dover constatare che l'importanza della sua istituzione è stata purtroppo svuotata di senso. La maggior parte delle proposte sono state avanzate dall'opposizione, inoltre, le riunioni sono divenute mere adunanze “unilateralmente” consultive, per giunta senza la presenza del sindaco e dei dirigenti competenti annullando di fatto quella funzione di impulso deliberativo".

E ancora: "Per tali motivi il gruppo dell’opposizione ha visto bene di accedere agli uffici al bilancio del comune affinché venissero verificate le disponibilità economiche e gli spazi finanziari per attuare una serie di misure concrete a favore delle famiglie e del tessuto produttivo, proprio per portare una proposta concreta in aula".

Infine, la chiosa finale: "Ad oggi la maggior parte dei Comuni attua politiche sociali di abbattimento delle tariffe per la componente comunale, focalizzati sui tributi comunali e a nulla sono valsi i contributi dei gruppi della minoranza con mozioni in consiglio. Il sindaco al contrario, ha tenuto a precisare che il mancato pagamento delle imposte risulta essere “diseducativo”. Ora la città ha bisogno di risposte concrete e immediate che l’amministrazione ha dimostrato ad oggi di non essere in grado di dare. Risposte coraggiose caro presidente! Nell’attesa che diventi, almeno per un anno, il presidente di tutti lo invitiamo ad informarsi presso i suoi (nostri) uffici circa le nostre proposte legittimamente protocollate e in attesa di sua calendarizzazione così come molti atti della minoranza che rischiano di ammuffire nei cassetti dorati dell’istituzione.".

Insomma, ecco il dito nella piaga: 4 tavolini non bastano, serve ben altro.