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Cronaca

Olbia, balneari contro Nizzi: "chiamiamo l'Anticorruzione"

Olbia, balneari contro Nizzi:
Olbia, balneari contro Nizzi:
Angela Galiberti

Pubblicato il 20 March 2019 alle 11:42

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Olbia, 20 marzo 2019 - La risposta dei balneari alle nuove dichiarazioni del sindaco di Olbia Settimo Nizzi rilasciate alla Nuova Sardegna di oggi non si sono fatte attendere.

Nizzi, nell'articolo pubblicato oggi dalla Nuova, ha ribadito la sua posizione per altro già nota: ovvero che la norma nazionale sarebbe illegittima e in contrasto con la normativa europea (la direttiva Bolkestein).

La Federbalneari ha così deciso di chiamare in causa l'Autorità Nazionale Anti Corruzione: l'Anac presieduta dal dottor Cantone.

A spiegare il perché di questa decisione è Mario Isoni, presidente di Federbalneari Sardegna: associazione in prima linea per difendere i concessionari olbiesi.

"Sbagliare si può ma perseverare è diabolico. Da quando il Deputato di ForzaItalia Settimo Nizzi si è dimesso, ed è stato eletto democraticamente daicittadini di Olbia e dall’intero comparto balneare, oggi tradendolo, ha decisodi tuonare contro il comparto Olbiese e quindi contro tantissime famiglie cheonestamente pagano le tasse da anni per usufruire di titoli concessoririlasciati dal comune in cui il Sindaco attuale ha la fortuna di presiedere": inizia così la durissima nota stampa dell'associazione.

Secondo Federbalneari, le leggi nazionali si rispettano "soprattuttoquando a firmarle sono degli alleati di Governo e non coloro che per partitopreso o altri interessi, vanno contro i colori della propria bandiera nazionale".

Secondo Mario Isoni, vi sarebbero delle stranezze. "In questa vicenda di dubbi e stranezze nei confronti del Comparto Balneare diOlbia, ce ne sono diverse. Non si comprende come mai un sindaco parli di andarecontro una direttiva Europea, quando l’Europa ancora neanche sa della LeggeNazionale ne l’ha recepita formalmente", scrive Mario Isoni.

"Ma quello che è peggio è che un sindacoeletto in Forza Italia, decida improvvisamente di andare contro i proprielettori, i balneari, a cui lui prometteva in campagna elettorale di esseredalla loro parte. Ancor peggio, il sindaco decide di andare contro il suostesso Partito Forza Italia per appoggiare il partito di opposizione Pd e questaposizione suona quanto mai singolare".

A rincarare la dose ci pensa Claudio Maurelli, segretario regionale: "Questa situazione continua a generare imbarazzo a livellonazionale".

E ancora: "Questo sindaco, sta tentando di mettere oggi in difficoltà il comparto Balneare Olbiese, fatto di più di 200 famiglie oneste che pagano le tasse dando unservizio fondamentale per il settore turismo in sardegna e portando diverseentrate nell’erario del Comune di Olbia (questo non va mai dimenticato poiché iconcessionari non sono persone di serie B) e questo non lo permettiamo a Nessunoneanche a chi ha la Fortuna di essere Primo Cittadino. Vogliamo vederci il più chiaro possibile e togliere da questo imbarazzo il comune di Olbia una volta per tutte".

Infine, ecco l'Anac. "Federbalneari Sardegna ha deciso oggi di fare richiesta formale all’AutoritàNazionale AntiCorruzione (ANAC) presieduta dal Dott. Cantone, che per la primavolta in Italia, entrerà presto negli uffici tecnici del Comune guidatodall’attuale Sindaco Settimo Nizzi e che potrà controllare il giusto operato delComune di Olbia sulla vicenda, e soprattutto sulla stesura dei nuovi ipoteticifuturistici Piani del Litorali a cui questa amministrazione sembra tenere molto,più che alla salvezza del comparto balneare oggi", dicono Maurelli e Isoni.

"Sicuramente una decisioneforte ma siamo convinti che sia l’unica via per sgomberare il campo subito dadubbi e illazioni insensate dei balneari, ricevute anche dalla nostra segreterianelle ultime ore. Alla vecchia affermazione di un Politico della PrimaRepubblica “a pensar male”, preferiamo “Prevenire è meglio”", conclude l'associazione.