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Cronaca

Olbia, autisti ambulanza a casa. Fsi-Usae: "perché assumono dalle agenzie interinali?"

Olbia, autisti ambulanza a casa. Fsi-Usae:
Olbia, autisti ambulanza a casa. Fsi-Usae:
Olbia.it

Pubblicato il 01 August 2019 alle 13:27

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Olbia, 01 agosto 2019 - Nuova dura presa di posizione da parte del sindacato FSI-USAE e della sua segretaria Mariangela Campus in favore degli autisti di ambulanza olbiesi e contro l'Ats.

“Sono stati mandati a casa a Gennaio del 2019 gli Autisti di Ambulanze dipendenti della ASL Olbia in servizio dal 2005 come operatori tecnici autisti di ambulanza (qualifica che si evince dai tabulati INPS). Queste persone per diversi anni hanno lavorato precari, spesso con turni massacranti talvolta di 24 ore, reperibili anche se a riposo o in ferie, specialmente nei periodi estivi e nei festivi, nei quali vi è un aumento del carico di lavoro dovuto anche al turismo. Quella dell’Azienda è una scelta allucinante”, afferma la segretaria Campus.

Il sindacato, riferendosi ad alcuni annunci pubblicati recentemente nel territorio sardo, si chiede "come mai assumano dalle agenzie interinali personale non formato per figure così specialistiche, non venendo rispettati in questo modo i requisiti previsti dalla normativa vigente".

Gli annunci non specificano per quale azienda è il lavoro.

Secondo quanto riferisce il sindacato nella nota stampa, "In una nota inviata il 03 Luglio 2019 all'Assessore alla Sanità, la Federazione Sindacati Indipendenti sollecita la reintegrazione in virtù del diritto alla stabilizzazione poiché in possesso dei requisiti previsti dalla Legge Madia. Vi è da aggiungere che in questi giorni la Commissione dell'Unione Europea ha aperto una procedura d'infrazione contro l'Italia per abuso di ricorso ai contratti a tempo determinato nella pubblica amministrazione".

“Riteniamo che questo caso rientri in questa fattispecie; senza considerare il fatto che con la chiusura dei loro contratti vi è stata per l'Azienda una perdita di professionalità acquisita”, precisa Mariangela Campus.

“La FSI-USAE tramite il proprio legale, ha già intentato una causa, ma confido nel buon senso dell'Assessore alla Sanità per la risoluzione di questa problematica che oltre a mandare a casa padri di famiglia, ha privato l'Azienda di professionisti con esperienza acquisita da molti anni di lavoro sul campo”, conclude Mariangela Campus.