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Cronaca

Olbia. Bambini diabetici: ecco l'associazione che sostiene le famiglie

Olbia. Bambini diabetici: ecco l'associazione che sostiene le famiglie
Olbia. Bambini diabetici: ecco l'associazione che sostiene le famiglie
Angela Galiberti

Pubblicato il 27 July 2017 alle 16:18

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Olbia, 28 luglio 2017 - Un nuovo direttivo, un nuovo sprint, nuovi obiettivi: l'Associazione Diabetici Gallura (Adg) torna in campo con una rinnovata energia. Merito del nuovo "triunvirato" guidato da Pietro Spano (presidente) e daAngela Fara e Roberta Canu (vice presidenti) che ieri hanno incontrato le famiglie dei minori diabetici associate all'ente no profit gallurese che da oltre 10 anni opera sul territorio.

Durante l'incontro di ieri svoltosi ieri alla Lega Navale di Olbia, mentre i bambini giocavano insieme, i genitori hanno potuto parlare delle problematiche relative alla gestione del diabete e del nuovo corso dell'associazione, che punta non solo a farsi conoscere, ma a essere presente soprattutto ogni qual volta si presenta un esordio.

"Un esordio è il momento in cui viene diagnosticato per la prima volta il diabete in un bambino - spiega Pietro Spano, presidente e padre di un bimbo diabetico -. Come associazione, ci rivolgiamo alle famiglie che hanno minorenni diabetici. Il nostro scopo è dare sostegno perché solo un genitore può tranquillizzare nel modo più naturale un altro genitore, nemmeno un medico può farlo. Vogliamo essere presenti negli esordi e vogliamo far capire ai genitori che non solo non si muore di diabete, ma che si può vivere con una grande naturalezza".

La naturalezza di cui parla Pietro Spano è quella dei bambini diabetici, in particolare di quelli il cui esordio è avvenuto in tenera età che riescono a dimostrare ai piccoli "nuovi" diabetici come è facile gestire la malattia e fare i controlli durante la giornata. "E' stato incredibile vedere i bambini spiegare come è facile fare i controlli glicemici dimostrando che si può vivere tranquillamente - ha continuato Pietro Spano -. Da questo punto di vista, è importantissimo l'atteggiamento dei genitori e dei maestri, cioè degli educatori più vicini al bambino. La prima settimana dall'esordio è durissima per ogni genitore, ma un approccio positivo rende questi bambini più forti e più consapevoli di loro stessi. Questa consapevolezza fa affrontare la malattia in modo molto naturale".

Formazione, condivisione e sostegno, dunque, ma anche problematiche. "Ci stiamo concentrando su due aspetti: la conoscenza e la formazione dei bambini, nonché il presentarci alle nuove famiglie che vivono queste condizioni per dire loro che ci siamo. Oltre il supporto dei medici specializzati ci siamo anche noi. Per quanto riguarda le criticità, ce ne sono alcune importanti, ma ne stiamo discutendo con i responsabili".

Il Centro diabetologico olbiese si occupa di 90 minorenni, 5 sono i nuovi casi dall'inizio dell'anno: sono tantissime le famiglie che hanno bisogno di sostegno. "A breve faremo altre occasioni di incontro. Se il genitore affronta la malattia con preparazione e con la consapevolezza che di diabete non si muore, i bambini spiccano il volo. Hanno una consapevolezza di sé incredibile. Questa consapevolezza è data dallo stato d'animo di genitori e dei maestri. La Regione Sardegna da questo punto di vista sta facendo passi avanti con un progetto che si chiama Scuola Diabete".