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Cronaca

Olbia, Assemblea Tribunale: la Bassa Gallura va all'attacco

Olbia, Assemblea Tribunale: la Bassa Gallura va all'attacco
Olbia, Assemblea Tribunale: la Bassa Gallura va all'attacco
Angela Galiberti

Pubblicato il 01 March 2014 alle 10:02

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Olbia, 01 Marzo 2014 – Nuovo anno, vecchie lotte per la Gallura e in particolare per gli avvocati del Comitato civico per l'istituzione del Tribunale di Olbia. Ieri pomeriggio, in una delle vecchie aule di giustizia della sede distaccata di Olbia, si è svolta un'assemblea pubblica alla quale hanno partecipato gli avvocati, il Comitato, le parti sociali, ma soprattutto i sindaci della Bassa Gallura. Per la prima volta, il problema della giustizia in Gallura è stato affrontato in modo organico. La chiusura delle sezioni distaccate non riguarda Olbia, ma anche La Maddalena e tutti i comuni della Provincia. “Questo problema va inquadrato nella ampiezza reale. – ha detto Ciriaco Pileri, portavoce del Comitato per l'Istituzione del Tribunale ad Olbia – Una volta per tutte vogliamo ribadire che non è giusto parlare di campanili. Noi qua non stiamo scherzando, questo è un messaggio chiaro a chi ci accusa di fare uno strappo in Gallura. Il problema giustizia c'è, esiste. E' stato evidenziato anche a Roma. Che cosa dovremmo fare? Stare in silenzio? La nostra è una protesta legittima”. Durante l'assemblea è stato analizzato il problema nella sua interezza. Il Tribunale è stato aperto a Tempio Pausania del 1800, quando Tempio era la capitale del Nord Est Sardegna. In questi 100 anni però, il baricentro gallurese si è spostato sulla costa, sulla città di Olbia e questo non si può ignorare. I servizi (asl, uffici, presidi giudiziari etc) vengono ubitati sul territorio in base alle esigenze, cioè in base a chi ne usufruisce. Intorno ad Olbia, intesa come “città-territorio” e non come comune in senso stretto, gravitano 100mila cittadini e centinaia di aziende. Tutti loro hanno bisogno di giustizia e tutti loro rappresentano il bacino di utenza del Tribunale gallurese. Far spostare tutti questi soggetti per mantenere uno status quo risalente al 1800 non è economico e non è nemmeno giusto. Secondo Giuseppe Fasolino, sindaco di Golfo Aranci, la scelta è una sola: Olbia. “Il Tribunale per me deve essere ad Olbia. – ha detto Giuseppe FasolinoQuando ho iniziato a parlare di questo, mi hanno detto che dovevo tacere perchè io rappresento tutto il territorio. Ma cosa vuol dire rappresentare il territorio, rappresentare la Gallura? Significa raccontare bugie? Il nostro primo interesse è quello di mantenere il Tribunale qui, in Gallura, e con Tempio si rischia per via dei numeri. Ho chiesto un incontro col sindaco di Tempio ed è chiaro dobbiamo avere un dialogo con l'Alta Gallura”. Sullo stesso tenore sono stati, più o meno, tutti gli interventi degli altri sindaci. Tra questi spiccava Alberto Ragnedda, sindaco di Arzachena, da sempre vicino a Tempio Pausania. “Dobbiamo decidere con la logica ed il buon senso. – ha detto Ragnedda – Quando sarà il momento di decidere, Arzachena deciderà con logica e buon senso”. In ogni caso, rimane in piedi la proposta del deputato olbiese Giampiero Scanu, il quale ha presentato alla Camera una mini-riforma pro-Gallura che porterebbe il Tribunale ad Olbia.