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Olbia, Ass. Cassintegrati Meridiana: a rischio posti di lavoro sardi

Olbia, Ass. Cassintegrati Meridiana: a rischio posti di lavoro sardi
Olbia, Ass. Cassintegrati Meridiana: a rischio posti di lavoro sardi
Angela Galiberti

Pubblicato il 02 September 2013 alle 13:30

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Olbia - C'è grande attesa, ad Olbia, per la convocazione dell'incontro tra la Meridiana, il Comune di Olbia e le parti sociali. Grande attesa perché il destino dell'azienda e dei suoi lavoratori è - o almeno sembra - appeso ad un filo. La compagnia area rossobianca sembra aver scelto la strategia del gambero: invece di andare avanti, torna indietro - almeno sulla continuità territoriale. La Meridiana, infatti, ha scelto di concorrere solo su Olbia, mentre la sua principale concorrente (Alitalia) si è presentata ovunque. Una scelta, questa, che - sommata a tutte le altre - ha messo in allarme i lavoratori, in particolare quelli in cassaintegrazione, rappresentati - tra l'altro - dall'associazione Cassintegrati Meridiana Ali presieduta dall'ex sindacalista Uil Marco Bardini. Ed è proprio Marco Bardini a firmare un comunicato stampa al vetriolo che dipinge uno scenario ancora più fosco per i lavoratori della compagnia aerea. "E' sarda la totalitá dei lavoratori di Meridiana che, a breve, andranno ad aggiungersi all'esercito di cassintegrati della compagnia - scrive Marco Bardini - Le strategie dei vari Manager avvicendatisi negli ultimi cinque anni nel Gruppo Meridiana, si sono rivelate palesemente inefficaci. La continuità territoriale, che rappresentava uno dei principali asset industriali di Meridiana, oltre che la principale ragione del mantenimento della propria sede amministrativa e di armamento sull'isola, è ormai deliberatamente perduta su due dei tre aeroporti sardi. Ne consegue che ai 1350 cassintegrati attuali della compagnia (a cui vanno aggiunti quelli di Meridiana Maintenance ed Air Italy, al 100% di proprietà del gruppo) se ne aggiungeranno, a breve, altre centinaia. Con lo spettro della totale perdita del posto di lavoro per tutti, alla scadenza degli ammortizzatori sociali, tra poco più di un anno e mezzo". Secondo Bardini, la rinuncia alla continuità territoriale sugli scali di Alghero e Cagliari è una decisione che avrà delle conseguenze pessime sullo stato dell'azienda. "La rinuncia alla continuità territoriale da Cagliari e Alghero, da parte di Meridiana, ha la stessa dirompenza sull'occupazione sarda che si avrebbe in Piemonte a seguito di una dichiarazione di chiusura degli stabilimenti Fiat di Mirafiori da parte dell'A.D. Marchionne - scrive Bardini -Con l'aggravante che la Sardegna vanta già il primato di tutta l'UE per gli drammatici livelli di disoccupazione". L'ex sindacalista della Uil, però, non se la prende solo con il manangemant, ma anche con i suoi ex-colleghi dei sindacati confederali. "È imbarazzante il silenzio della gran parte dei sindacati confederali, regionali e nazionali e, salvo poche eccezioni, delle associazioni professionali - si legge nel comunicato firmato da Bardini - La ragione di tale atteggiamento sindacale, da troppo tempo indecorosamente passivo, è da ricercarsi nella deliberata esclusione dei lavoratori di Meridiana da qualsiasi livello di rappresentanza sindacale ad opera dei dirigenti confederali nazionali e regionali che non hanno più indetto regolari elezioni delle RSA/RSU, dopo aver defenestrato le rappresentanze elette dai Lavoratori. La gran parte della compagine sindacale che negli incontri con l'azienda arriva a vedere schierati contemporaneamente anche più di cinquanta sindacalisti di fronte al direttore del personale, è costituita da dipendenti di Alitalia, Enav, Aeroporti di Roma, Compagnie Portuali ecc.. In molti casi pensionati o appartenenti alla casta dei sindacalisti distaccati di lungo corso con retribuzioni quadruple o più, rispetto a quelle accettate per i propri rappresentati. Fatta eccezione per la categoria dei Piloti e per USB che, però, e' ammessa esclusivamente ai tavoli di gestione della CIGS, solo in rari casi si affaccia a qualche tavolo sindacale qualche silente dipendente Meridiana, non eletto dai lavoratori ma nominato dalla casta dei sindacalisti esterni". "L'intera rappresentanza Uiltrasporti - conclude Bardini - a suo tempo eletta in regolari elezioni tra i lavoratori e fortemente rappresentativa, è stata espulsa, a causa della strenua opposizione al taglio dei salari sino al 40%, dal consenziente Segretario Nazionale Uiltrasporti (noto alla recente cronaca in quanto parrebbe essere stato beneficiario di biglietti gratuiti di business class, gentilmente offerti da Meridiana), il quale ha immediatamente designato, nominandolo, un suo suo fedelissimo. Tutto ciò in totale spregio dello Statuto dei Lavoratori, Statuto del Sindacato, della Carta Costituzionale, della democrazia sindacale oltre che della decenza"