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Olbia, Aspo "giardiniere" della città. Monni vota contro: "è colpo basso alle imprese olbiesi"

Olbia, Aspo
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Angela Galiberti

Pubblicato il 22 May 2018 alle 13:38

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Olbia, 21 maggio - Risparmi per 80 mila euro l'anno e il reinserimento lavorativo dei dipendenti della I&G Gallura, la municipalizzata in via di liquidazione: sono le motivazioni addotte dalla maggioranza per affidare in house il servizio "gestione del verde" all'Aspo. Un argomento che ha tenuto banco per oltre un'ora in Consiglio comunale, il quale ha dibattuto sull'opportunità di affidare questo servizio alla municipalizzata.

Il dato politico fondamentale di tutta la serata, oltre alle bordate dell'opposizione su questa scelta amministrativa, è il secondo voto contrario - in questo Nizzi Ter - del consigliere comunaleBastianino Monni che ha deciso di non appoggiare la scelta della maggioranza di cui fa parte. Un intervento di peso, il suo, che si è incastrato perfettamente con le critiche fatte dall'opposizione: una danza fatta a colpi di sciabola e fioretto che ha incrinato la solidità della maggioranza, sebbene la stessa abbia poi approvato - tra volti tesi e silenzi pesanti come il piombo - la delibera oggetto del dibattito. È un duello politico a distanza, quello tra Monni e Nizzi, che sotto-sotto brucia sotto la cenere di una maggioranza all'apparenza granitica.

Entriamo dunque nel merito: la delibera approvata consegna all'Aspo, la municipalizzata del Comune di Olbia, la gestione in house del verde pubblico. In parole povere, l'Aspo si occuperà per i prossimi tre anni di compiere le manutenzioni di tutto il verde pubblico della città: dal Parco Fausto Noce al Waterfront, passando per le numerose aiuole. Il costo dell'operazione è di 672 mila euro l'anno, con un risparmio annuale di circa 80 mila euro rispetto al contratto Consip, vinto da una ditta "continentale" e subappaltato a un'azienda olbiese, risalente al 2013.

Le motivazioni di questa scelta sono state spiegate, nell'ordine, dal consigliere Valerio Spano (presidente della Commissione consiliare all'Ambiente), dall'assessore competente Gesuino Satta, dalla segretaria generale del Comune di Olbia dott.ssa Stefania Cinzia Giua e dal dirigente Molinari.

Le parole d'ordine espresse da Spano, Satta, Giua e Molinari sono state essenzialmente tre: risparmio economico per le casse del Comune, il reinserimento lavorativo dei dipendenti della I&G Gallura, maggiore qualità del servizio reso.

Messa in questi termini il provvedimento avrebbe potuto mettere d'accordo tutti, ma così non è stato. A tenere banco sono state soprattutto le domande dell'opposizione, concentrate in particolar modo sul risparmio ma soprattutto sui dipendenti (una decina) che oggi si occupano del verde e per i quali non vi è alcuna garanzia di poter ancora lavorare.

In questo rimpallo di diritto e rovescio tra maggioranza e opposizione, ecco l'intervento del consigliere Monni che ha scompigliato le carte in tavola e ha reso meno granitica la posizione degli azzurri.

"Ho delle perplessità - ha esordito Bastianino Monni -. Da una parte c'è il reinserimento dei lavoratori della I&G Gallura, cosa giustissima che abbiamo già votato in Consiglio. Dall'altra parte c'è l'Aspo che entra in concorrenza diretta con le aziende che si occupano di cura e manutenzione del verde in Gallura e a Olbia, che sono aziende leader nel bacino del Mediterraneo. L'Aspo offre servizi di qualità, ma qua serve la specializzazione. Aspo entra in concorrenza sleale con le ditte del settore, stesso errore che sta commettendo il Cipnes nell'andare ad acquistare un'azienda leader nella raccolta delle ramaglie. Il Cipnes a oggi fa concorrenza alle ditte olbiesi che si occupano della raccolta delle ramaglie e della loro trasformazione in compost. Le società pubbliche o municipalizzate mai si devono sostituire alle imprese. In questa maniera si toglie la speranza agli imprenditori. Di tutto questo non si è parlato elencando le valutazioni per questa importante decisione. Sono state ascoltate le associazioni di categoria? Tutto ciò lo reputoun colpo basso alle imprese del territorio.Servono maestranze qualificate, ma anche gare d'appalto. In minima quota l'Aspo può appaltare alle imprese. Andremo a stabilizzare i dipendenti I&G, ma le altre aziende specializzate sono fuori.Per questo annuncio il mio voto contrario".

Le perplessità di Monni hanno fatto da ponte a quelle a quelle dell'opposizione, la quale ha cercato di avere chiarimenti su diversi punti non ottenendo risposte chiare se non il mantra 'risparmio-dipendenti I&G-servizio migliore'.

Il Movimento 5 Stelle, con Maria Teresa Piccinnu e Roberto Ferinaio, ha chiesto di invalidare il punto: "Nella delibera c'è un contratto errato, in più dovremmo dare retroattivamente 30 mila euro in più dal 1 maggio", ha spiegato la consigliera Piccinnu. La risposta è stato un emendamento, approvato dalla maggioranza, che però ha messo sull'attenti la Coalizione Civica con Patrizia Desole: "L'emendamento non è chiaro: non si specifica che i 30 mila euro sono in più e solo per spese straordinarie".

Davide Bacciu non si è detto contrario al provvedimento, ma non ha lesinato perplessità: "Mi sarebbe piaciuto sentire dalla voce del Presindente Putzu come intende organizzare il servizio. E' un'apertura di credito che voglio dare a una società e a una scelta politica, ma vorrei capire perché l'Aspo non potrà dare in subappalto il servizio salvo nelle modalità concordate con il Comune".

L'aspetto più controverso riguarda i dipendenti della I&G Gallura, per i quali il Consiglio Comunale ha già approvato il loro inserimento all'interno dell'Aspo. Tale procedura è in itinere, per cui i consiglieri si sono chiesti perché giustificare questa nuova operazione con il reinserimento di questi lavoratori che, virtualmente, c'è già poiché con la precedente votazione l'Aspo ha inglobato anche i servizi dell'I&G? A porsi queste domande è statoAmedeo Bacciu.

"Ho letto il capitolato, ci sono degli obblighi di legge fito sanitari che devono essere ottemperati da persone del settore - ha detto Amedeo Bacciu -. Mi chiedo: Aspo deve assumere agronomi? Che qualifiche hanno i dipendenti i and g? Hanno le qualifiche per questo servizio? Altrimenti dovranno essere formati e ciò ha un costo. Con questa delibera stiamo negando ad aziende top sarde di partecipare alla manutenzione del verde olbiese. Ben vengano i risparmi, ci mancherebbe altro ma sarebbe stato meglio avere qua il presidente Putzu".

Sulla stessa linea Ivana Russu, che ha fatto l'intervento conclusivo: "Non diamo alcuna garanzia a chi, oggi, lavora in quel settore. Poi un grande dubbio sui dipendenti della I&G. Insieme a loro abbiamo portato all'Aspo alcuni servizi che vengono gestiti dalla municipalizzata con quel personale che è qualificato per quei lavori specifici. Se noi affidiamo un servizio in house, che deve garantire livelli di qualità che sono al momento un punto di domanda, a oggi non ha quel personale con quelle qualifiche per quel specifico settore".

La maggioranza ha ascoltato il dibattito (parole di apprezzamento per il provvedimento sono state espresse dal consigliere Altana), ma è rimasta fedele alla sua posizione iniziale e per questo - eccezion fatta per il voto di Monni - ha votato compatta la delibera che assegna all'Aspo un nuovo compito: gestire il verde di una grande città.