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Olbia, arsellatori abusivi nel mirino: controlli a tappeto e futuro incerto

Olbia, arsellatori abusivi nel mirino: controlli a tappeto e futuro incerto
Olbia, arsellatori abusivi nel mirino: controlli a tappeto e futuro incerto
Angela Galiberti

Pubblicato il 26 September 2018 alle 14:15

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Olbia, 26 settembre 2018 - La Guardia costiera di Olbia, che ha appena terminato l'operazione Mare Sicuro, non ha dimenticato le "emergenze" quotidiane che colpiscono il territorio di competenza.

Come sottolineato dal Direttore marittimo, Maurizio Trogu, il monitoraggio degli arsellatori abusivi nel Comune di Olbia Continua. "C'è una particolarità - ha detto Trogu, rispondendo a domanda specifica -. Gli arsellatori sono quasi tutti di nazionalità straniera. L'arsellatore abusivo esiste perché qualcuno li compra. Esiste un rischio per la salute perché queste arselle non sono stabulate e controllate".

Il direttore marittimo Trogu è, però, ottimista: il fenomeno potrebbe avere le ore contate. "Questo fenomeno potrebbe subire un'interruzione perché su molte aree il Consorzio Molluscicoltori sta aspettando l'esito del monitoraggio delle acque da parte della Regione per poter mettere impianti di cozze e arselle - ha sottolineato -. Una volta che su Olbia le arselle saranno coltivate e pescate dal Consorzio in modo regolare, io credo che il mercato sotterraneo andrà a finire".

Ovviamente, se c'è un arsellatore abusivo c'è anche un ristorante che compra questo prodotto. Recentemente, la Guardia costiera olbiese ha effettuato diversi controllo sul territorio. In 28 ristoranti sono state riscontrate delle irregolarità e le sanzioni ammontano a circa 16 mila euro. In Capitaneria le bocche sono cucite - tale operazione sarà oggetto di una comunicazione specifica, ma a quanto pare alcuni di quei ristoranti sarebbero clienti degli arsellatori abusivi.