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Cronaca

Olbia, apre il terzo polo museale della diocesi

Olbia, apre il terzo polo museale della diocesi
Olbia, apre il terzo polo museale della diocesi
Olbia.it

Pubblicato il 13 July 2018 alle 13:05

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Olbia, 13 Luglio 2018 -Finalmente è stato inaugurato anche sul territorio olbiese il polo del Sistema Museale Integrato della diocesi di Tempio Ampurias, il terzo dopo quello di Castelsardo e Tempio. Il museo ecclesiastico permetterà la visita guidata alla chiesa di San Simplicio, rivelandone il vero cuore artistico e spirituale. L'iniziativa, nata su proposta di Don Francesco Tamponi, è stata accolta con favore dal parroco Don Giovanni Debidda, e verrà realizzata in collaborazione con l'associazione ArcheOlbia.

I tre poli sono affiancati da numerose piccole sedi dislocate su tutto il territorio gallurese: La Maddalena, Luogo Santo, Castelsardo, Perfugas e così via. Lo scopo è quello di preservare e custodire gli antichissimi patrimoni culturali che abbiamo la fortuna di aver rinvenuto.

I poli vanno oltre questo semplice, seppur importante, scopo: in particolare per quanto riguarda la città di Olbia, l'idea è quella di partire dalla Chiesa di San Simplicio e, attraverso un programma che salvaguardi in modo cosciente i nostri beni culturali, proteggere il territorio e incentivare l'informazione e il turismo. Scopo principale sarà quello di trasformare il turista-tipo da osservatore di passaggio a visitatore consapevole di ciò che sta di fronte a sè.

Quella di San Simplicio è infatti l'unica basilica di architettura romanica di tutta la Sardegna, e con un progetto articolato alla base, si apre e si rivela in profondità a tutti i visitatori. Sarà disponibile, previo pagamento di un biglietto di 4€, un servizio di accompagnamento all'interno della Chiesa, svolto da volontari dell'Associazione ArcheOlbia, che illustrerà storia, arte e peculiarità del polo.

Le visite guidate si svolgeranno dal lunedì alla domenica dalle 9,30 alle 12,30 e dalle ore 15,30 alle 18,30. Per sfruttare al meglio ogni possibilità di far conoscere il vero cuore della chiesa di S. Simplicio, nei giorni in cui sarà previsto in città l'arrivo delle navi da crociera, il servizio sarà ampliato ed intensificato.

"L'associazione ArcheOlbia nasce nel 2009 ed è formata da un gruppo di giovani. Mette a disposizione la sua esperienza per il territorio olbiese, per servire un servizio non solo ai cittadini ma anche ai turisti che sono in visita in città." - racconta Durdica Bacciu, esponente del gruppo, - "Anche i croceristi di passaggio in città potranno conoscere la storia olbiese, perchè in quei casi le visite inizieranno dalle ore 7,00. Abbiamo in programma anche l'organizzazione di eventi in notturna che possano coinvolgere il maggior numero di visitatori possibile."

"Abbiamo chiesto ad un gruppo di giovani di raccontare e controllare, accogliendo i visitatori, questo luogo. C'è bisogno, da ora in poi, di qualcuno che possa presidiare il nostro patrimonio." - spiega Don Francesco Tamponi, direttore dell'Ufficio beni culturali della diocesi.

Don Tamponi chiarisce istantaneamente:"Aprire la Chiesa grazie ad ArcheOlbia significa pagare un biglietto di 4€, per usufruire di un servizio. La Chiesa però rimarrà tale, e non potrà che conservare la sua gratuità. I fedeli intenzionati a pregare, potranno ancora farlo, e così sarà sempre. Non si tratta di una strategia dibusiness, ma è semplicemente una tutela ed un presidio per questo luogo. Già in passato, così come tutt'oggi, lo splendore della Chiesa è stato intaccato dalla maleducazione di molte persone, sia all'interno che all'esterno dell'edificio, ma da ora non siamo più disposti a tollerare questi comportamenti."

"Sono ben contento di inaugurare questo servizio, che risulta un beneficio per tutti. Avere dei ragazzi preparati che intervengano sulla tutela culturale ed artistica di San Simplicio è un'iniziativa che premia la città." - ribadisce anche da Don Giovanni Debidda, che spesso a causa dei numerosi impegni, si è trovato impossibilitato dallo svolgere il medesimo compito. "Non sono interessi miei privati, così come non lo sono di Don Tamponi, ma si tratta di protezione del territorio."

Per rimanere aggiornati su tutte le sezioni del Sistema Museale Integrato, vi invitiamo a consultare il sito www.museumtempioampurias.it, dove dai prossimi giorni sarà disponibile un aggiornamento che integrerà anche il nuovo polo di Olbia.