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Olbia, addio alla Asl2: ecco l'Azienda sanitaria unica

Olbia, addio alla Asl2: ecco l'Azienda sanitaria unica
Olbia, addio alla Asl2: ecco l'Azienda sanitaria unica
Camilla Pisani

Pubblicato il 03 May 2016 alle 19:16

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Cagliari, 03 maggio 2016 - LaGiunta regionale ha approvato il disegno di legge sull'Azienda sanitaria unica: si chiamerà Asur e sarà operativa dal 1° luglio. Il provvedimento, che dovrà passare al vaglio del Consiglio regionale prima del via libera definitivo, prevede il taglio delle attuali otto Asl ma la permanenza delle due aziende ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari e dell'Azienda ospedaliera dei già accorpati Brotzu, Businco e Cao.Il ddl sancisce anche la nascita dell'Areus, l'Azienda regionale per le emergenze e urgenze.Dentro la Asl unica, che avrà un solo direttore generale, un solo bilancio, un centro acquisti e un'unica gestione del personale, ci saranno otto Aree socio sanitarie (la sigla resterà Asl) che corrispondono territorialmente alle attuali Asl ma non avranno autonomia di spesa né alcun manager a dirigerle.

Il Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha dichiarato: "La Asl unica è una operazione coraggiosa, basata sull’analisi dell’esistente e sull’idea che la sanità sarda non può continuare ad andare avanti come ha fatto in questi anni", insistendo sull'urgenza di utilizzare al meglio le risorse, eliminando sprechi e puntando sulla qualità dell'assistenza. L'assessore alla Sanità, Luigi Arru, ha aggiunto: "Il modello attuale, con undici realtà, undici bilanci, undici sistemi di controllo di gestione diversi, ha portato a disomogeneità di procedure e spesso di assistenza; abbiamo ottime potenzialità e validi professionisti, dobbiamo imparare a lavorare insieme e questo richiede un modello diverso dall’attuale, un modello aggregato e semplificato".

Ora bisognerà attendere che il disegno di legge passi al vaglio del Consiglio regionale per l'approvazione definitiva; il rischio paventato da Pigliaru è che il ddl possa essere stravolto nei suoi punti fondamentali: "se ciò dovesse accadere, la nostra reazione sarà durissima", conclude il presidente della Regione.