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Olbia, Antitrust contro balneari? Maurelli: "Nizzi può stare sereno: delibera regionale toglie ogni dubbio ad amministrazioni riottose"

Olbia, Antitrust contro balneari? Maurelli:
Olbia, Antitrust contro balneari? Maurelli:
Olbia.it

Pubblicato il 31 October 2020 alle 18:49

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Olbia, 31 ottobre 2020 - Una sentenza dell'Antitrust mette in discussioni le concessioni balneari estese? Non proprio: la Federbalneari Sardegna ha deciso di fare chiarezza su un tema che sta preoccupando moltissimi concessionari, in particolare quelli olbiesi.

"Abbiamo appreso di una sentenza da parte dell'Antitrust che di fatto ribadisce il principio di libera concorrenza già descritto dalla direttiva Servizi, in ambito di concessioni demaniali. Siamo perfettamente propensi alle gare per le famiglie dei lavoratori turistici della Sardegna nel 2034 - spiega Mario Isoni presidente di Federbalneari Sardegna -, come previsto dalla legge nazionale in vigore. Stanno uscendo notizie in cui si afferma una "riapertura della vertenza balneare". Non si "riapre" nulla con una sentenza di un ente come l'Antitrust che non ha alcuna voce in capitolo sul demanio, peraltro una sentenza contro le 17 a favore della Categoria. La Federazione dei Balneari della Sardegna fatica a comprendere da che punto di vista si possa parlare di "riapertura della vicenda balneare", quando il problema è già risolto a livello Regionale e Nazionale. L'antitrust non ha alcuna voce in capitolo né competenza, da Regolamento interno, sul demanio, ma interviene solo sulla parte commerciale e concorrenziale. Peraltro non tiene neanche conto del articolo 182, nell'incontro con il Presidente Conte a villa Panphili, su cui abbiamo lavorato e che conferma la forza della Legge Nazionale".

Il sindacato balneari entra poi nel vivo della vicenda piombinese. "La nuova vicenda riguarda il comune di Piombino, che abbiamo seguito con attenzione, e la richiesta dell'antitrust è stata fatta dalla opposizione di quel Comune. Federbalneari ha letto dai giornali che il Sindaco del Comune di Olbia ha voluto acquisire la sentenza. Non abbiamo dubbio alcuno sul fatto che l'attuale sindaco lo abbia fatto anche con le 17 sentenze che confermano la validità della Legge Nazionale (la totalità delle sentenze). Ricordo ai neofiti del settore che la Legge Nazionale non è mai stata impugnata dall'Europa".

Non manca la stoccata contro il primo cittadino olbiese. "Abbiamo letto anche affermazioni dell'attuale primo cittadino di Olbia, riguardo il rischio della morte del settore ristorazione in periodo Covid e ci domandiamo se per l'attuale sindaco invece possano morire le famiglie del settore turistico. Andare costantemente contro i lavoratori turistici della Sardegna o addirittura aspettare ricorsi al Tar per avere sentenze "a favore di un Comune" e contro le leggi nazionali e delibere regionali, nonché voler preparare presunti bandi, potrebbe sembrare vagamente strumentale, da campagna elettorale oltre che contro legge. Comprendiamo che su questi argomenti, in cui si rischia di perdere consensi, per qualcuno sia meglio non metterci la faccia".

E ancora: "Come Federazione confidiamo nella Assoluta buonafede della Amministrazione. Una delle migliori di sempre ad Olbia in quanto a trasparenza. Fa comunque rabbrividire leggere di un Comune interessato all'acquisizione di sentenze contro una categoria invece di TUTELARLA (anche in vista di un disastro economico sociale senza precedenti). Comunque non è un problema neanche questo, ormai siamo abituati a questo "modus operandi" contro le famiglie della Sardegna. A valutare l'operato ci penseranno le elezioni".

Dopo Isoni, interviene Maurelli: "Per quanto concerne invece le preoccupazioni: l'attuale primo cittadino della città, invece di "scappare" sempre dal confronto con il sottoscritto - scrive il segretario regionale della Federazione dei Balneari della Sardegna Claudio Maurelli - può stare sereno. La delibera regionale toglierà ogni dubbio e paura alle Amministrazioni Costiere Riottose alle leggi nazionali. Del resto comprendiamo le paura dei dirigenti a firmare leggi Nazionali a volte. Ci pensa la Regione Sardegna, togliendoli dall'imbarazzo di firma tramite il ritiro delle deleghe ad acta per la firma (che abbiamo inserito nella delibera regionale). Basta che i Comuni lo comunichino chiaramente e saranno sostituiti da chi si vuole assumere le responsabilità di firmare e seguire le leggi nazionali in vigore. La vicenda è chiusa. Inutile fare propaganda per riaprire una attenzione in campagna elettorale. Ho promesso che l'avremmo chiusa e chiusa rimane. Stiamo lavorando come promesso a tutti, con la Regione che a breve incontrerà i comuni costieri e emanerà un documento da presentare ai Comuni per l'iter di estensione dal 2033. Stanno iniziando ad arrivare notizie di sindacati non autonomi che vogliono procedere in ordine sparso, con istanze a pagamento. Fate attenzione, non hanno alcuna valenza. Questo non è il momento di pagare avvocati per istanze, ma di attendere la presa d'atto regionale del tutto gratuita, realizzata e disponibile a breve. I concessionari della regione Sardegna presenteranno un unico documento di presa d'atto ai Comuni, non appena concordato l'iter di procedura tra l'assessore regionale Sanna e enti locali. Lascio il recapito federale 3290170940 per la procedura gratuita".

Insomma, la Federbalneari non molla il Comune di Olbia nemmeno per un secondo.