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Cronaca

Olbia, alluvione 2013: rimosse le carcasse delle auto di Monte Pinu

Olbia, alluvione 2013: rimosse le carcasse delle auto di Monte Pinu
Olbia, alluvione 2013: rimosse le carcasse delle auto di Monte Pinu
Olbia.it

Pubblicato il 27 November 2019 alle 19:31

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Olbia, 27 novembre 2019- Sono passati sei anni da quella tragica alluvione su Olbia segnata da morte e devastazione.

Quel giorno, maledetto 18 novembre, in cui il Ciclone Cleopatra si abbattè su gran parte dell'Isola, insieme a tanta acqua, fango e odore di morte sulla città, all'improvviso portò anche il crollo di un pezzo della strada statale 38 di Monte Pino.

Quel terribile crollo inghiottì due auto trascinando con sé per sempre le vite di Bruno Fiore, Sebastiana Brundu e Maria Loriga.

Quelle auto, quelle carcasse per cui era stata chiesta la rimozione agli eredi dei proprietari deceduti e all'unica superstite di quel terribile incidente, Veronica Gelsomino, da questa mattina non ci sono più.

Una richiesta fatta a seguito di un indagine ambientale in quel cantiere aveva sollevato tante polemiche e incredulità in tutta la Sardegna.

La richiesta di rimozione era stato evidenziata nel corso dell'istruttoria da parte della Guardia di Finanza su quel cantiere di lavoro. A seguito della necessità dello smaltimento delle auto erano stati contattati i tecnici dell'Anas, i rappresentanti di Imp Costruzioni e i parenti delle vittime.

Quelle auto arruginite depositate in quel terreno adibito a cantiere, in attesa della nuova ricostruzione della strada, inquinavano e andavano rimosse.

Una vera beffa per i parenti delle vittime e l'unica superstite alla tragedia che, dopo non aver ricevuto neanche un minimo di risarcimento economico, ora dovevano accollarsi l'impegno della rimozione
e il conseguente smaltimento di quelle due carcasse da quel terreno.

Come precisa Andrea Busia, sull'Unione Sarda, le spese di recupero delle auto dalla voragine, effettuata nel settembre 2018, erano state sostenute dalla Imp Costruzioni di Carloforte, l'impresa aggiudicataria dei lavori di ripristino di quel tratto di strada, per un importo di circa 15mila euro.

Costi, non inseriti nel capitolato d'appalto, per cui non è mai stato chiesto rimborso né agli enti interessati, Anas e Provincia di Sassari, né ai parenti delle vittime.

Questa mattina le vetture sono state caricate su due camion, portate via per essere rottamate grazie alla generosità della ditta di Vannino e Vittorio Musselli, imprenditori di Tempio Pausania che senza esitazione si sono offerti volontariamente di eseguire tutte le operazioni accollandosi le spese.

I familiari delle tre vittime di Monte Pino hanno voluto assistere alle operazioni di rimozione e hanno precisato che nessuno in realtà ha preteso che venissero pagate da loro le spese di recupero e smaltimento.