Olbia: 7,4 cittadini su 10 non vorrebbero più Nizzi

Il consenso verso il primo cittadino è ai minimi storici dalla sua prima candidatura negli anni '90

Olbia, 04 Maggio 2020 - All'indomani del terribile consiglio comunale del 29 aprile, condito di ingiurie e persino censurato, come testata giornalistica abbiamo voluto porre una semplice domanda ai nostri lettori olbiesi: "La maggioranza Nizzi deve guidare Olbia per altri cinque anni, oppure vorresti un'alternativa migliore?". Due le opzioni di risposta: "A Olbia serve di meglio" e "Ancora Nizzi".

Al sondaggio hanno partecipato 1.834 lettori: il 74% dei votanti ha scelto l'opzione "a Olbia serve di meglio" mentre il 26% ha scelto la maggioranza Nizzi. Molti i commenti degli olbiesi, spaccati ovviamente in due "schieramenti".

"Olbia ha bisogno di cambiamenti seri", scrive un lettore. "Unaltu come Nizzi non lo troverete più", afferma un altro. E ancora: "Sempre con Settimo, presente". E infine: "Ma speriamo proprio di no".

Manca ancora un anno alle prossime elezioni comunali e lo scopo di questo sondaggio era capire un po' dove tira il vento, ovvero qual è il sentiment degli olbiesi.

Uno stato d'animo che, a giudicare anche dai commenti, non è proprio a favore della maggioranza nizziana, specialmente dopo la bruttissima diretta streaming condita da ingiurie e censure.

Fondamentalmente, a Olbia c'è voglia di novità: è questo ciò che emerge con forza dalle opinioni scritte dalle e dagli olbiesi. Novità competenti, sobrie, capaci di interpretare una città che ha bisogno di proiettarsi nel futuro e non nel passato.

Accantonata la maggioranza nizziana, che ha governato la città per quasi 20 anni tagliando molti nastri ma programmando relativamente poco, la domanda sgorga spontanea: che genere di guida alternativa dovrebbe coordinare la città di Olbia? Un politico di esperienza, un volto già noto? Oppure un/una professionista o manager affermato/a?

Una sola cosa è certa: siamo agli inizi della più grande crisi socio-economica dal dopoguerra a oggi, Olbia non può permettersi di sbagliare la guida che la traghetterà in questo mare tempestoso.