Olbia - Parlare di turismo pochi giorni dopo un'alluvione può essere considerato fuori luogo? All'inizio, gli organizzatori del 7° Meeting del Turismo (Starsolution, Consorzio Albergatori, Ordine dei Commercialisti) stavano pensando di rimandare tutto: sembrava, infatti, troppo fuori luogo parlare di turismo pochi giorni dopo la morte di 17 persone. Ma alla fine, dopo una chiacchierata a quattr'occhi, si è deciso che il 7° Meeting del Turismo si farà.
Il 30 Novembre, alle ore 9, il convegno sul turismo aprirà i battenti nella sala conferenze del Double Tree by Hilton. C'è solo un motivo che ha convinto gli organizzatori a non disdire questo appuntamento: spingere per la rinascita della Sardegna. In questo momento la Sardegna è stata messa in ginocchio dall'alluvione e serve una strategia comunicativa per ripartire e far rinascere l'economia dell'isola. "
Dobbiamo ripartire - ha detto Ramona Cherchi, del Consorzio albergatori -
Cappellacci e Crisponi devono darci li strumenti per farlo. Serve, adesso in questo preciso istante, una campagna mediatica". L'idea è semplice: per far ripartire la Sardegna serve turismo, ma anche il turismo è stato messo in ginocchio dall'alluvione. La Sardegna ha bisogno di rialzarsi e lo può fare se il mercato turistico risponderà all'appello. Per cancellare l'alluvione dagli occhi dei sardi non servono solo le raccolte fondi, ma anche un'economia che riprenda a galoppare. Tanti i relatori invitati a partecipare. Primi fra tutti Ugo Cappellaci e Luigi Crisponi, rispettivamente Presidente della Regione Sardegna e assessore regionale al Turismo. Poi Giovanni Matassa di Meridiana, Fedele Sanciu della Port Authority, Silvio Pippobello della Geasar, Ettore Morace di Meridiana, Salvo Manca del Consorzio Costa Smeralda e così via fino ad arrivare alle istituzioni locali.
