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Cronaca

Nord Sardegna, tsunami Covid: "persi 1,5 miliardi di fatturato tra marzo e luglio"

Nord Sardegna, tsunami Covid:
Nord Sardegna, tsunami Covid:
Olbia.it

Pubblicato il 11 May 2020 alle 10:10

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Olbia, 11 maggio 2020 - C'è una domanda che il tessuto produttivo del Nord Sardegna, dalla Costa Smeralda alla Riviera del Corallo, si pone: quali sono gli effetti del Covid-19 sul sistema economico? A questa domanda, con un corposo dossier, risponde la Camera di Commercio del Nord Sardegna, coordinata dal presidente Gavino Sini.

Secondo l'analisi effettuata dall’ufficio studi dell’ente camerale,- nel nord Sardegna le misure di contrasto all’epidemia del Covid-19 hanno portato alla chiusura temporanea del 51 per cento delle imprese (18.076), gran parte delle quali operano nell’ambito della fornitura di servizi (13 mila, pari al 73%). Dinamica che, a ruota, ha fermato a causa della pandemia 44mila addetti su un totale di oltre 103mila unità lavorative.

In questo calcolo vengono esclusi i seguenti settori: l’agricoltura, il credito e le assicurazioni e la pubblica amministrazione.

Inevitabile un focus sul turismo: settore trainante di tutto il Nord Sardegna per ovvie ragioni.

Gli effetti del lock-down, secondo la Camera di Commercio, sono e saranno pesantissimi. "Tramarzo e luglioè stata stimata una perdita complessiva di circa 470 milioni di euro sul valore aggiunto e di 1,5 miliardi sul fatturato - spiega il Centro Studi camerale -. Saranno i servizi i più penalizzati: perderanno oltre 300 milioni sul valore aggiunto e più di un miliardo sul fatturato. L’industria segnerà un meno sul fatturato per quasi 400 milioni di euro e 146 milioni di euro sul valore aggiunto".

Cifre generali che rispecchiano l’andamento anche dei singoli territori. Sassari, globalmente, con 4.247 attività sospese perderà, il 10,2% sul valore aggiunto e l’11,2% sul fatturato, mentre ad est, Olbia ha fronteggiato la sospensione del 54% delle attività e subirà una perdita complessiva di circa il 14,2% sul valore aggiunto e il 13% del fatturato.

Restando in ambito costiero, Alghero (che ha patito il 54% delle attività in sospensione) potrebbe subire una perdita del 17,4% del valore aggiunto e del 17% sul fatturato. Porto Torres, si porrà in territorio negativo con un -6,8% per il valore aggiunto e il 4,9 sul fatturato.

Da segnalare tra gli altri comuni, nell’ambito del territorio camerale, il 59% delle attività sospese del comune di Arzachena (967 su 685) che perderà il 26% sul v.a. e il 25,7 sul fatturato.

Le attività sospese sono il 61 per cento di Palau la cui perdita si attesterà attorno -20,6 per cento per il valore aggiunto e 18,4% sul fatturato.

Insomma, la chiusura delle attività e il blocco del turismo ha provocato e provocherà un vero e proprio tsunami economico. A questo punto c'è un'altra domanda da porsi: la Sardegna sarà in grado di sopravvivere all'onda negativa?