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Cronaca

Nord Sardegna, studenti disabili a scuola in ambulanza: la denuncia

Nord Sardegna, studenti disabili a scuola in ambulanza: la denuncia
Nord Sardegna, studenti disabili a scuola in ambulanza: la denuncia
Olbia.it

Pubblicato il 21 September 2018 alle 17:38

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Olbia, 21 settembre 2018 - Studenti disabili accompagnati a scuola con l'ambulanza: è questa la denuncia di una serie di associazioni, tra cui l'olbiese SensibilMente Onlus guidata da Veronica Asara, concernente un caso particolarmente spinoso che vede protagonista la Provincia di Sassari nella tratta tra Sennori e Sorso.

"Abbiamo appreso con stupore e incredulità che il nuovo appalto per il trasporto scolastico degli degli alunni con disabilità presso gli istituti superiori di Sassari è stato in parte affidato dalla Provincia, per la tratta Sorso – Sennori, ad una cooperativa che utilizza ambulanze o pulmini con sembianze da ambulanza per andare a prendere i ragazzi a casa ed accompagnarli a scuola e ritorno.In ambulanza. A scuola in ambulanza", scrivono le associazioni.

"Tecnicamente potrebbe anche essere tutto normale, le ambulanze sono mezzi attrezzati per il trasporto di persone disabili con conducente. Quello che a noi appare gravissimo è che sia considerato normale che a gestire una parte del servizio sia una cooperativa che si occupa di emergenza e 118, che lo faccia con ambulanze e non con normali pulmini multiposto attrezzati. Il tutto con personale vestito da servizio di ambulanza, pettorine e abbigliamento connesso. Che tanto tra disabilità ed emergenza c'è sempre un legame inscindibile, no? - continua la nota stampa -.Quello che appare grave è che per un ragazzo o una ragazza con disabilità che va alle scuole superiori possa essere considerato normale arrivare davanti all'istituto scolastico con zainetto e giubbotto, scendere dalla ambulanza ed incontrare i compagni, il tutto tra gli sguardi attoniti dei compagni di scuola".

Secondo le associazioni, queste situazioni sarebbero pericolose: "Questa cosa è pericolosissima e grave per l'equilibrio interiore dei ragazzi e delle ragazze disabili, che si vedono medicalizzati ed ancora più allontanati dal gruppo dei pari. Gli effetti negativi sono stati già percepiti da diversi genitori. Questa cosa vanifica mille sforzi di inserimento e integrazione fatti ogni giorno a scuola e fuori dalla scuola, come si fa a non capirlo?Vogliamo pensare che sia un fatto momentaneo, un errore di valutazione, che qualcuno sbadatamente non abbia riflettuto sulla portata di relazione e mancata inclusione di questa scelta e che si sia ancora in tempo per cambiare, perchè giustamente molte famiglie di fronte a questa assurdità stanno scegliendo di rinunciare al servizio, pur di non costringere i loro figli ad una mortificazione del genere".

"Chiediamo alla Provincia di Sassari precisazioni su questo increscioso fatto e di intervenire quanto prima per una celere risoluzione, ricordando che il servizio di trasporto scolastico è un diritto esigibile strettamente legato al diritto allo studio; non tutte le famiglie infatti, potrebbero essere nelle condizioni di rinunciarvi e non per questo devono trovarsi costrette ad utilizzare un servizio a nostro avviso discriminatorio e potenzialmente dannoso per le condizioni psicofisiche di studenti già provati da una disabilità", concludono le associazioni.

La lettera è firmata daSensibilmente Onlus, UILDM Sezione di Sassari,Abc Sassari,Comitato famiglie per la 162,A.N.P.A SARDEGNA ONLUS, Aima Sassari,Afarp Sassari,UFHa Unione Famiglie, Handicappati ONLUS, UICI Sassari,ANMIC Sassari.