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Cronaca

Nei cieli sardi volano dodici nuovi avvoltoi

Nei cieli sardi volano dodici nuovi avvoltoi
Nei cieli sardi volano dodici nuovi avvoltoi
Olbia.it

Pubblicato il 14 September 2018 alle 08:13

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Bonassai, 15 settembre 2018 - Due giorni fa a Monte Minerva (Villanova Monteleone), l'Agenzia Forestas ha liberato un secondo contingente di avvoltoi provenienti dalla Spagna che insieme agli altri 14 immessi lo scorso aprile aumenteranno la consistenza numerica della popolazione. L'intervento rientra nell'ambito dell'azione di ripopolamento promossa dal nostro progetto per aumentare la popolazione di avvoltoio grifone. Entro il 2020 saranno 60 gli animali immessi inSardegna per favorire la rapida ripresa demografica della popolazione sarda di avvoltoio. Con il rilascio di ieri, sono 27 gli esemplari "stranieri" già introdotti nei cieli sardi.

I dodici grifoni liberati hanno passato un periodo di preambientamento nel Centro di recupero della fauna selvatica di Bonassai (Agenzia Forestas) e poi nella voliera di Monte Minerva dove hanno iniziato a familiarizzare con la popolazione locale. In questo periodo l'approvvigionamento alimentare è stato possibile grazie alla collaborazione attivata dal Centro di Bonassai con 50 allevatori della Nurra e il Servizio Veterinario della Asl. Questo ha consentito di avere a disposizione oltre mille carcasse di pecora per gli animali in voliera e per i carnai allestiti di Prigionette e Monte Minerva dove si alimentano regolarmente i grifoni sardi.

A quattro grifoni è stato collocato un impianto GPS. L'Università degli Studi di Sassari, come già accaduto con gli avvoltoi reimmessi in natura nell'ultimo anno e mezzo, monitorerà la dispersione di questi esemplari. Un lavoro che permette di comprendere meglio il loro areale di distribuzione e le eventuali minacce presenti in questa area. Gli animali liberati ad aprile si sono integrati perfettamente nella colonia sarda mostrando le potenzialità di un territorio oggi rafforzato dalla presenza di due stazioni allestiste di alimentazione a Porto Conte e Monte Minerva e dai carnai aziendali che hanno aumentato il rapporto mutualistico con gli allevatori dell’area di progetto da sempre attivi insieme alle associazioni ambientaliste nella tutela e salvaguardia di questa specie.