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Museo del vino Berchidda: conclusa con successo la manifestazione "Patrimonio in fermento"

Museo del vino Berchidda: conclusa con successo la manifestazione
Museo del vino Berchidda: conclusa con successo la manifestazione
Olbia.it

Pubblicato il 02 October 2012 alle 17:34

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Il mare e l’entroterra in un progetto unico con l’intento di valorizzare le risorse ambientali e culturali dell’isola. In questa direzione vorrebbero muoversi presto il Museo del vino di Berchidda e l’Area marina protetta di Tavolara con l’obiettivo di realizzare un progetto mirato alla promozione delle risorse culturali di una porzione importante del territorio gallurese e del Monte Acuto.

L’idea è stata lanciata sabato durante i lavori del convegno “Cultura tra terra e mare”, moderato da Antonella Usai, presidente del Museo del vino, che ha aperto la manifestazione “Patrimonio in fermento”, sostenuta dalla Provincia di Olbia-Tempio e dedicata alle Giornate europee del patrimonio. Dalle relazioni degli esperti che si sono alternati al microfono (Augusto Navone, dell’Amp di Tavolara, Antonio Addis dell’Ente Foreste, Luca Mercenaro dell’Università di Sassari e il documentarista Eugenio Trainito) nella sala conferenze del Museo del vino, è emersa l’importanza del lavoro di rete per creare le sinergie necessarie a risolvere gli effetti negativi della crisi che sta mettendo in ginocchio il sistema economico della Sardegna.

In questo contesto, l’esperienza tecnica maturata nella gestione dell’Area marina protetta può essere un modello da adattare anche nelle zone interne per la fruizione di beni culturali apparentemente diversi. In quest’ottica potrebbe avere una parte importante anche l’Ente foreste della Sardegna come elemento di collegamento tra le due realtà.

Una strategia sperimentata con successo in altri contesti per mettere insieme, in modo creativo e redditizio, le risorse costiere, legate all’ambiente e alla natura e quelle dell’entroterra in cui tradizione e sapere locale rappresentano le componenti fondamentali. Il museo del vino avrebbe il ruolo di rappresentare il patrimonio vitivinicolo e le sue realtà produttive primo importante passaggio del sentiero tutto da tracciare, l’Università, infine, contribuirebbe a mettere a disposizione l’esperienza maturata nel settore della valorizzazione dei vitigni minori che hanno un forte legame identitario con il territorio.

Un esempio tangibile è rappresentato dalla seconda giornata della manifestazione, domenica 30 settembre, trascorsa nella vigna dei fratelli Sanna, dove intrattenimento, ospitalità e viticoltura sono stati un piccolo assaggio di ciò che può essere una proposta strutturata e completa.

La manifestazione si è conclusa con successo grazie anche alla collaborazione di undici produttori locali e alla gradita performance delle majorette di Berchidda in gemellaggio con le majorette Tempio, ancora, il coro Santu Sabustianu e il gruppo folk Santa Lughia di Berchidda insieme al gruppo oschirese Nostra Signora di Castro.