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Cronaca

Meridiana Fly, tutto slitta a lunedì e l'azienda riavvia i licenziamenti. Intanto a Tempio si indaga

Meridiana Fly, tutto slitta a lunedì e l'azienda riavvia i licenziamenti. Intanto a Tempio si indaga
Meridiana Fly, tutto slitta a lunedì e l'azienda riavvia i licenziamenti. Intanto a Tempio si indaga
Angela Galiberti

Pubblicato il 24 October 2014 alle 18:51

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Olbia, 24 Ottobre 2014 - E' stata una settimana intensa per i dipendenti Meridiana in lotta per il loro posto di lavoro. Quest'oggi, a Roma, doveva svolgersi la riunione definitiva, ma è il tavolo è stato fatto slittare a lunedì. Un tavolo, però, che si annuncia molto più rovente dei precendi. La Meridiana Fly, con un comunicato stampa, ha annunciato di riavviare la procedura di licenziamento per i 1634 esuberi previsti. "La maggioranza delle organizzazioni sindacali presenti ha rifiutato la proposta del governo, dichiarandola irricevibile e chiedendo che la stessa fosse snaturata con richieste che, nel corso delle precedenti riunioni, l'azienda e lo stesso governo avevano in larga parte dichiarato come non sostenibili per garantire la ristrutturazione dell'azienda" si legge nel comunicato stampa. L'azienda ha altresì sottolineato "il valore positivo della fase di approfondimento appena conclusa, nella quale - grazie al coinvolgimento sia del governo che delle istituzioni regionali - e' stato possibile riaprire il dialogo tra le parti, definire lo schema di generosi ammortizzatori sociali con copertura degli stipendi fino all'80% per altri 5 anni in aggiunta ai 4 anni di Cigs trascorsi, e individuare un percorso per la possibile riduzione degli esuberi fino a 268 unita'". Questa è una vera e propria doccia fredda per i dipendenti che speravano di poter strappare qualcosa di importante al loro datore di lavoro. Nell'ultima assemblea plenaria dei lavoratori, svoltasi giovedì sera, i lavoratori avevano aggiunto 3 punti alla proposta del governo: stop alle esternalizzazioni, unificazione del gruppo, utilizzo degli ammortizzatori sociali previsti dalla legge. Intanto, però, qualcosa si muove sul fronte giudiziario. Così Esubero Meridiana ne parla in un suo durissimo comunicato stampa:
Un nucleo speciale della Guardia di Finanza di Cagliari, esperto di polizia tributaria e specializzato nel ricostruire flussi di denaro e accertamenti bancari e patrimoniali, sta indagando in un’inchiesta partita dalle richieste di alcuni sindacati, APM, CGIL, USB che chiedono chiarimenti anche sul dualismo aziendale: l’acquisizione di Air Italy, il travaso di attività verso la stessa ha danneggiato Meridiana e i suoi dipendenti? Come avviene la gestione economica delle due attività che fanno parte dello stesso gruppo? Ieri sera un vertice alla Procura di Tempio ha cercato di far luce su questa vicenda che pende come una spada di Damocle sul futuro di 1634 lavoratori e che sta trasformando una vertenza sindacale in un caso giudiziario, su cui fare luce al più presto. All’indomani del forte monito di Papa Francesco ai Responsabili del disastro aziendale “Nessuna famiglia senza lavoro” i risvolti giudiziari, unitamente alle possibili o eventuali collusioni fra vertici del management, sindacalisti corrotti (come evidenziato dal servizio di Ballarò), consulenti con palesi conflitti di interessi evidenziano un “sistema Meridiana” che tutto lascia intendere fuorché una nitida e trasparente operazione di rilancio aziendale. Non ultime le dichiarazioni del management che, di fronte a inchieste della GdF che vengono alla luce, cerca di giustificare il suo operato screditando ancora i dipendenti, raccontando di mirabolanti proposte di lavoro in Air Italy rifiutate “dai dipendenti poltroni che preferiscono stare in cassa”. LA CASSA INTEGRAZIONE SI SUBISCE non SI SCEGLIE, caro Ing. Scaramella. Ricordiamo che Air Italy è la low cost comprata a 80 mil. salvata da Meridiana che le ha ripianato di debiti (perché? Non si sa), ora controllata, ma ancora in un perenne passivo (-43 milioni ultimo bilancio 2013). Quelle dell’AD sono strumentali affermazioni, gettate in pasto alla opinione pubblica per disinformare: gesto tardivo, grottesco. Ormai l’opinione pubblica conosce le “magliette rosse”, il silenzio di Mr. Rigotti di fronte alla domanda “è tutto legale quello che state facendo?” o le bugie dell’Ad Scaramella smentite a suon di documenti probanti. La reputazione aziendale ha bisogno di ben altro per risollevarsi. Ma facciamo chiarezza anche su questo punto. I job posting verso Air Italy altro non erano che richieste di licenziamento in tronco da Meridiana. IL passaggio ad Airitaly era subordinato alla espressa rinuncia a tutti i diritti maturati nei confronti di Meridiana ed alle cause con essa pendenti. Ma Airitaly e Meridiana non erano due entità diverse? Ed allora come può un'assunzione in Air Italy essere condizionata alla rinuncia a tutte le cause e i diritti nei confronti di Meridiana? Alla Procura spetterà di valutare se tale attività abbia integrato il reato di estorsione o altre ipotesi di reato. I Job Posting erano un ricatto, non rappresentavano un’offerta di lavoro ed il fatto che una esigua parte dei dipendenti Meridiana abbia accettato, non identifica la volontà di tutti gli altri di non lavorare o di restare cassa integrati, ma il fermo rifiuto di sottostare, per lavorare, ad un atto sociale meschino. Inoltre, lo ricordiamo, i posti disponibili in Air Italy erano di modesta entità, non più di 60 a fronte di una popolazione Meridiana in esubero di 1600 unità. Air Italy ha una flotta vecchia, sulla quale è stato effettuato un lavoro di “AIRLINE PAINTING” ridipinti gli aerei con livrea Meridiana, cambiati i sedili, e vestiti i dipendenti con le NOSTRE DIVISE. Questa è Air Italy, la compagnia dei dipendenti giovani e flessibili, sotto ogni punto di vista, che, come detto sopra ha chiuso il 2013 con un passivo di 46 milioni di euro. Alla faccia della leggerezza e della competitività, Ing. Scaramella, Dottor Rigotti e Dottor Mieli. NON DIMENTICHIAMO: Tutto questo passaggio di attività, l’importanza data alla superficialità/flessibilità nel confronto delle regole e all’apparenza di rossetti rossi e taglie 42 (mantra per lavorare in Air Italy) o sul “giro macchina” ovvero 30 ore di servizio continuative su cui si può chiudere un occhio, rispetto a personale preparato, esperto e maturo, è avvenuto nel consenso-silenzio -assenso di diverse sigle sindacali. Non fosse altro per le scene viste nei recenti servizi giornalistici ci domandiamo come non siano stati ancora espulsi dal tavolo UILT e ANPAV , la prima in scia con la storia del biglietto gratis al Signor Veneziani - che è un ex pilota e non un ex comandante come ama definirsi, e per di più nemmeno ex dipendente Meridiana - già uscita mesi fa su vari giornali, la seconda che può gloriarsi di un presidente che al tavolo delle trattative si addormenta e che - notizia di ieri- è invischiato in un intreccio da soap opera che lo vede in affari, tramite la società Sistemi Aperti con il Dottor Sostero , che altri non è che ...il consulente a cui Meridiana ha affidato l'incarico di gestire l'operazione di esuberi, pare molto evidente il conflitto di interessi. Un tavolo che definire contaminato è dire poco e che getta ombre oscure sulla trattativa già di per se’ drammatica. Normali, sacrosante le esplosioni della folla verso i delegati UILT ed Anpav, ormai portatori di una etichetta che sa di poca trasparenza. Il Ministero non prende posizioni e la politica non dice: sussurra. Solo il sindaco Tosi, presente all’ultimo tavolo, ha espresso un forte e netto disappunto per l’operazione complessiva Meridiana-AirItaly. Dei sindacati si ha più paura che fiducia e l’AD è un hatchet-Man che descrive i suoi dipendenti come parassiti in cassa integrazione (ci si sono messi da soli? LA CASSA INTEGRAZIONE si SUBISCE non SI SCEGLIE) ed omette di dire la verità sul lavoro proposto per misere unità in Air Italy, non raccontando la dinamica del tutto simile ad un taglieggiamento di quelle pochissime assunzioni fatte sulla pelle di disperati con poca spina dorsale dei quali si è cavalcata la paura e l'incertezza del futuro. (Esubero Meridiana - Comunicato Stampa)