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Cronaca

Merce pericolosa e contraffata: sequestrati oltre 2 milioni di prodotti

Merce pericolosa e contraffata: sequestrati oltre 2 milioni di prodotti
Merce pericolosa e contraffata: sequestrati oltre 2 milioni di prodotti
Olbia.it

Pubblicato il 12 October 2018 alle 11:32

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Assemini, 12 ottobre 2018 - Prodotti contraffatti e/o potenzialmente pericolosi, nuova operazione della Guardia di Finanza nel Sud della Sardegna.

Partendo dai numerosi sequestri compiuti negli ultimi mesi, i Finanzieri hanno cercato di risalire ai canali di approvvigionamento dei prodotti non originali e non conformi alle normative di sicurezza.

Grazie alle indagini, la Finanza è risalita a un punto di stoccaggio situato nelle campagne di Assemini, precisamente in località Troncu Is Follas. Il capannone, secondo gli investigatori, sarebbe nella "nelladisponibilità di una società di Cagliari operante nel settore del commercio all’ingrosso". Nel capannone sono stati trovati e sequestrati2.294.000 articoli.

"All’interno della strutturaerano stoccati migliaia di scatoloni contenenti diversificate tipologie di prodotti,pronti ad essere distribuiti a commercianti al dettaglio della provincia cagliaritana per lavendita al pubblico: accessori per la casa, utensili, materiale elettrico, prodotti di informatica, abbigliamento, articoli scolastici, casalinghi, prodotti tessili", spiega la Finanza in una nota stampa.

Oltre a questi prodotti, finanzieri hanno trovato anche addobbi natalizi e giocattoli.

"La gran parte del materiale presente all’interno del capannone – per un totale di1.480.984 pezzi, per un controvalore stimato in oltre 2.100.000 € - è risultato essere inviolazione del Codice sulla Sicurezza Prodotti, non riportando le indicazioni di conformitàai canoni di qualità imposti, a livello comunitario, per la libera commercializzazione - continua la nota stampa -.Una parte della merce è risultata essere, inoltre, contrassegnata da una marcatura “CE”contraffatta, riportando un logo che, rispetto all’originale, è in realtà espressivo della sigla China Export e quindi non solo non conforme aicitati requisiti legali, ma fraudolentemente ingannevole per l’acquirente finale.Le operazioni di controllo sulla tipologia e sulla qualità della merce si sono altresì esteseall’unità commerciale cui il magazzino era correlata".