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Cronaca

Memorial Clemente Biondetti: cronaca e interviste dell'evento in memoria del pilota sardo

Memorial Clemente Biondetti: cronaca e interviste dell'evento in memoria del pilota sardo
Memorial Clemente Biondetti: cronaca e interviste dell'evento in memoria del pilota sardo
Paolo Ardovino

Pubblicato il 15 July 2015 alle 18:39

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Buddusò, 15 luglio 2015 - Una splendida esibizione d'auto d'epoca nel Corso Umberto di Olbia, il tour nel nord-est della Sardegna tra ospitalità, prodotti tipici, momenti toccanti. Questo e tanto altro è stato il 1° Memorial Clemente Biondetti, uno dei più grandi piloti e più in generale sportivi mai nati nell'isola. A "capitanare" le 64 auto in esposizione è stata la Jaguar di Biondetti, il Club 500 Italia e quello Alfa di Olbia e Gallura tra i club che hanno partecipare all'appuntamento. Il Sabato olbiese numerosi appassionati e curiosi hanno ammirato le macchine esposte, domenica invece il via è stato alle 9 per una bella passeggiata con tutte le vetture. Degustazioni di vini e prodotti tipici hanno reso piacevoli le tappe domenicali: dal passaggio a Monti all'omaggio di Alà dei Sardi, fino ad arrivare all'evento clou di Buddusò: passeggiata fin dentro il centro abitato e cerimonia nell’aula consiliare, il murales dedicato a Clemente Biondetti nella piazza del Municipio e quindi la via dedicata al celebre pilota, fino al pranzo nell’auditorium comunale. “E’ andato tutto molto bene – ha detto il sindaco di Buddusò, Giovanni Antonio Satta –. La presenza di Stefano Biondetti (pro nipote di Clemente) e di tante associazioni di auto d’epoca ha fatto sì che la manifestazione riuscisse alla perfezione. Siamo contenti di aver conferito a Clemente Biondetti il riconoscimento “Il Posto delle Mutazioni”, che assegniamo ai buddusoini capaci di distinguersi nel proprio campo, e quando è stata svelata la targa della via dedicata al pilota credo sia stato uno dei momenti più belli di tutta la giornata”. Così invece si è espresso Stefano Biondetti: Siamo entusiasti e commossi dall'accoglienza che ci hanno riservato in generale il popolo sardo e in particolare le comunità attraversate. Da Buddusò ad Alà dei Sardi, Padru e Berchidda siamo stati accolti in maniera principesca. Mi fa piacere soprattutto per Clemente, perché per me, da pronipote, ha sempre rappresentato un mito, un personaggio di grandissimo livello - ha continuato -. Oggi ho scoperto tanti parenti lontani che vivono in Sardegna, una sensazione davvero piacevole oltre che strana. Vedere murales, targhe, premi in onore di Clemente è fantastico, assistere a cerimonie ufficiali, inni e fasce tricolori non è da meno. E il silenzio delle popolazioni di fronte ai discorsi delle autorità ci ha dato l’idea di quanto rispetto ci fosse per tutta la manifestazione”. “La cosa importante – ha invece spiegato Nicola Imperio (LRT Sardinia), deus ex machina del “Memorial Clemente Biondetti” assieme a Mario Ciudino - è stata creare l'emozione attorno alla figura di Biondetti. Un’emozione che è cresciuta minuto dopo minuto durante il weekend, vista l'accoglienza dei paesi attraversati. Buddusò è stato il centro nevralgico, ma in generale si è assistito ad un susseguirsi di momenti davvero da ricordare- Imperio ha poi concluso -. Vedere la commozione di Stefano Biondetti di fronte alla passione di molta gente per un evento simile ripaga di tante fatiche. Da parte mia c’è il piacere di aver raggiunto lo scopo di aver fatto conoscere uno dei piloti più forti di sempre, il più forte stradista italiano senza dubbio”.