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Cronaca

Meloni: "un solo anestesista al Giovanni Paolo II". Assl Olbia: "dichiarazioni gravissime"

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Olbia.it

Pubblicato il 04 November 2020 alle 12:05

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Olbia, 4 novembre 2020 - Ancora botta e risposta sulla sanità locale in particolare su quella olbiese: da una parte Giuseppe Meloni, consigliere regionale gallurese del Partito Democratico, dall'altra l'Assl Olbia che risponde spiegando cosa sta accadendo in queste settimane nei vari presidi del territorio.

In questi giorni, in particolare, si sta parlando degli anestesisti sia per quanto riguarda il Dettori di Tempio che il Giovanni Paolo II di Olbia: entrambi, secondo le dichiarazioni di Roberto Li Gioi (M5S) e Giuseppe Meloni (PD), avrebbero attivo un solo anestesista. L'Assl Olbia smentisce tutto ciò: a Tempio gli anestesisti sono sei, ma due sono in malattia, dunque possono essere garantite solo le emergenze-urgenze non differibili. Per quanto riguarda Olbia, sulle 24 ore sono in servizio un anestesista e un rianimatore per far fronte alla mole di attività che il nosocomio, punto di riferimento per tutta l'area omogenea deve affrontare, per cui ciò che è differibile si rimanda e si garantiscono le emergenze-urgenze.

Riportiamo, per completezza di informazione, le dichiarazioni del consigliere regionale Giuseppe Meloni e l'immediata (e durissima) replica dell'Assl Olbia.

"Nelle stesse ore in cui la maggioranza che guida la regione è impegnata a festeggiare in pompa magna l'apertura di uffici regionali territoriali che, seppur importanti, non sono certamente funzionali ed essenziali per la risoluzione o attenuazione dei gravissimi problemi in cui versa la sanità gallurese, nella città di Olbia, e precisamente nell'ospedale Giovanni Paolo II^, si consuma l'ennesima beffa.Dalla giornata di oggi, 4 novembre, infatti, presso quel nosocomio pubblico sarà presente un solo anestesista per la sala operatoria, che dovrà gestire tutte le urgenze in arrivo. Si dovrà occupare, inoltre, anche dei pazienti Covid critici, compresi i trasferimenti verso altri ospedali sardi, quando e se mai si dovesse liberare un posto. Mi risulta che si stiano iniziando a scegliere i pazienti da salvare e da lasciar morire", afferma Giuseppe Meloni.

"Questo scenario, peraltro, è stato rappresentato da diversi mesi a chi guida la sanità sarda, ma nulla è stato fatto per evitarlo. Le interrogazioni inoltrate negli ultimi tempi, anche dallo scrivente, alla giunta regionale e all'assessore della sanità sono rimaste puntualmente lettera morta. Ora la regione annuncia nuove assunzioni di medici, tra i quali si spera ci sia un numero decente di anestesisti per tutta l'isola. E allora, come ultima ratio, e prima di adire altre autorità dello Stato, chiedo l'intervento urgente del nuovo commissario dell'Ats, Temussi, per porre rimedio rispetto a questa situazione gravissima che vivono da tempo, ma ultimamente in modo assolutamente intollerabile, gli ospedali di Olbia, di Tempio e di La Maddalena", specifica il consigliere regionale.

Questa, invece, la replica ufficiale dell'Assl Olbia.

"In merito agli articoli pubblicati in questi giorni dagli organi di informazione contenente le dichiarazioni del delegato della Cgil medici, Giorgio Chiarelli, e del consigliere regionale del Pd, Giuseppe Meloni, la Direzione della Assl di Olbia precisa quanto segue: la Sanità Gallurese, come quella Sarda, deva far fronte ad una pandemia che comporta necessariamente la riorganizzazione delle risorse in tutte le sue strutture sanitarie. Non è in corso nessun taglio o riduzione di posti letto o attività, ma sicuramente per gestire al meglio la situazione è fondamentale una costante riorganizzazione dei servizi, che viaggia di pari passo con la diffusione del virus", specifica l'azienda sanitaria olbiese.

"Al Paolo Dettori di Tempio Pausania sono in servizio sei anestesisti, dallo scorso lunedì 05 novembre due di questi sono assenti per malattia, con questa dotazione organica, non è possibile garantire l’attività chirurgica programmata, ma solo le urgenze-emergenze indifferibili", spiega Assl Olbia.

E ancora: "Al “Giovanni Paolo II” di Olbia sono in servizio H24 un anestesista e un rianimatore per far fronte a tutta l’attività che grava sull’ospedale olbiese che è centro di riferimento per tutta l’Area omogenea. Questo comporta, quindi, una necessaria riorganizzazione delle attività chirurgiche, con il rinvio delle attività programmate deferibili, e l’assistenza delle urgenze-emergenze indifferibili".

"Si ricorda che gli ospedali della Assl Olbia non sono Covid+, pertanto, in caso di paziente positivo che dovesse arrivare nelle strutture Galluresi, il personale della Assl è in grado di garantire la stabilizzazione anche con l’intubazione del paziente in difficoltà respiratoria, in attesa di trasferimento nelle strutture di riferimento. Nel frattempo, il paziente viene messo in isolamento nelle tende esterne all’ospedale o, in caso di maggior attesa, all’interno dell’area grigia del “Giovanni Paolo II” di Olbia, ma sempre in attesa del trasferimento, con la presenza dell’anestesista, in una struttura di riferimento per la gestione dei casi positivi al Covid".

Infine: "Le dichiarazioni odierne del consigliere regionale del Pd, Meloni, sono gravissime e non fanno altro che creare allarmismo tra la popolazione, popolazione che tra l’altra da mesi sta mostrando un grande senso di responsabilità non affollando i Pronto Soccorso di codici Bianchi e Verdi. La costante riorganizzazione delle attività all’interno delle strutture ospedaliere serve proprio per garantire l’assistenza sanitaria a tutti i pazienti, con una priorità per quelli con funzioni vitali gravemente alterate o comunque instabili. In questi casi, tutti gli operatori sono al servizio della persona con tutta la tecnologia a loro disposizione, con una riduzione del resto delle attività non indispensabili".